«Non c'è motivo di panico per il calo del rublo»
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"A mio avviso la situazione è sotto controllo e non c'è assolutamente motivo di farsi prendere dal panico": così il presidente russo Vladimir Putin ha commentato il calo del rublo, che ieri ha raggiunto i 120 rubli per un euro, cioè il livello più basso dal marzo del 2022, quando l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe era iniziata da alcune settimane. Lo riporta l'agenzia Interfax (Corriere del Ticino)
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La Russia a questo ritmo collassa», dice Evgeny Suvorov, economista della Banca Centrocredit. «L’inflazione è al disastro. (La Stampa)
Secondo un nuovo report di Alpha Bank – la principale banca privata della Russia – le banche russe si stanno preparando per un nuovo inasprimento della politica dei tassi della Banca Centrale russa, a causa dell’impennata spaventosa dell’inflazione (mentre il governo spende l’equivalente di trilioni di dollari in… (La Stampa)
L’inflazione annuale in Russia ha accelerato dall’8,68% della settimana precedente all’8,78% dal 19 al 25 novembre. Lo ha dichiarato il Ministero dello Sviluppo Economico nella sua revisione dei prezzi e ne dà notizia l’agenzia Tass. (GEA)
Negli ultimi giorni, il rublo ha raggiunto il livello più basso dal marzo 2022, proprio nelle settimane successive al lancio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina. Mercoledì 27 novembre, un rublo valeva 0,009 dollari USA o 0,0085 euro. (Le Grand Continent)
Ieri la svalutazione della moneta russa ha avuto una frenata e il valore è sceso a circa 115 rubli contro un euro. Mercoledì scorso la quotazione ha sfiorato i 120 rubli per un euro. (corriereadriatico.it)
Colpa, certo, dell'inasprirsi della situazione bellica con il via libera agli Atacms Usa sul territorio russo e con le dure rappresaglie del Cremlino. (il Giornale)