Scomparso Sammy Basso. Schillaci: “Esempio di straordinaria forza”

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Scomparso Sammy Basso. Schillaci: “Esempio di straordinaria forza” “Un uomo di straordinaria forza che ha trasformato la sua battaglia contro la progeria in una missione di speranza e progresso”, il Ministro commenta così la scomparsa di Sammy Basso il biologo che ha fatto conoscere la progeria dedicando la sua vita alla ricerca e alla divulgazione sulla malattia rara che causa l’invecchiamento precoce 07 OTT “Ci addolora la scomparsa di Sammy Basso, un uomo di straordinaria forza che ha trasformato la sua battaglia contro la progeria in una missione di speranza e progresso, contribuendo in modo decisivo alla conoscenza della sua malattia e alla ricerca scientifica su una patologia estremamente rara e complessa. (Quotidiano Sanità)

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Nel corso della sua vita ha contribuito a far conoscere la progeria, patologia che gli era stata diagnosticata a due anni e qualche mese, divenendo già all’età di dieci anni testimone di Aiprosab. Il 5 ottobre, all’età di 28 anni, è morto Sammy Basso, fondatore insieme ai suoi genitori dell’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso (Aiprosab). (WIRED Italia)

La testa calva, la pelle rugosa, le ossa fragili, il fiato corto e qualche problema di deambulazione. Non lo hanno capito subito nemmeno i medici. (il Giornale)

Una sorta di lungo testo rimato nel quale vengono raccontate le gesta più o meno eroiche del laureato. A Padova quando ci si laurea gli amici del festeggiato preparano il “papiro”. (Tempi.it)

“Mi resterà impresso il bacio della mamma mentre lo abbracciava. Lo ricorderò per i tanti consigli che mi ha dato”: il ristoratore Sergio Dussin ricorda Sammy Basso

Nel corso della serata però, come viene riportato dal “il Gazzettino”, lo scienziato affetto da una rarissima malattia genetica, aveva iniziato a sentirsi male. “Verso le 23 ha detto ad alcuni amici di non sentirsi bene: ‘Mi manca il respiro‘”. (altovicentinonline.it)

Benché, da insegnante di scienze, conoscessi la progeria, l’alterazione provocata da una mutazione genetica e ne avessi subito la fascinazione narrativa tanto da costruire, in un romanzo, un protagonista che era un “giovane vecchio”, Sammy mi aveva emozionato. (Il Mattino di Padova)

“Quello che mi più mi è rimasto impresso è stato il bacio della mamma – racconta il ristoratore al Corriere Veneto -, che lo teneva avvolto in una coperta. “Se ne va un grandissimo amico, una persona che, nonostante la malattia, ti portava tanta positività nella vita, dandoti quei consigli necessari ad affrontare i problemi quotidiani”. (Il Fatto Quotidiano)