La manovra 2025 al rush finale
Rush finale per la manovra 2025 da 30 miliardi. Dopo il via libera definitivo da parte della Camera, il testo del disegno di legge di bilancio è approdato in Senato, dove è previsto entro fine anno il voto finale. La Manovra rende strutturale l’accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni: 23% fino a 28mila euro, 35% fino a 50mila euro e 43% oltre i 50mila euro. Si va avanti anche con il taglio del cuneo fiscale, ampliando la platea di lavoratori interessati: salirà da 35mila a 40mila euro la soglia di reddito che permette di aver accesso al taglio. (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altre testate
Ma i cambiamenti riguardano tutti, dalle famiglie alle aziende fino ai lavoratori, dipendenti o autonomi che siano. La nuova manovra da 28,4 miliardi del governo Meloni prevede diverse novità, dal taglio del cuneo fiscale che diventa strutturale, con benefici per alcune fasce di reddito in busta paga, fino alle pensioni, con novità sia degli assegni sia delle forme per le uscite dal lavoro flessibili. (ilmessaggero.it)
Michele Zaccardi 21 dicembre 2024 (Liberoquotidiano.it)
Le dichiarazioni di voto finale sul provvedimento saranno a partire dalle 21. Alle 20 è prevista la Nota di variazione. (Corriere della Sera)
Taglio del cuneo fiscale ed aliquote IRPEF - il taglio del cuneo si trasforma in bonus fino ad € 20.000 e detrazioni fino ad € 40.000, con meccanismi di decalage (interesserà 1,3 milioni di lavoratori in più rispetto all’anno scorso perché la soglia di reddito prima si applicava solo fino ad € 35.000). (MySolution)
Dal 1° gennaio 2025, le caldaie autonome alimentate da combustibili fossili saranno escluse dai benefici fiscali per ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche. Bonus caldaie (Donne Geometra)
«Molti parlano di dettagli ma il cuore c'è e il bilancio pure. L'Italia torna a essere rispettata come seria e responsabile». Giancarlo Giorgetti respira. Montecitorio ha detto sì alla legge di bilancio e il via libera definitivo di palazzo Madama del 28 dicembre è solo una formalità. (Avvenire)