Pogacar e il gusto dell'impresa: da Adorni a Remco e Van der Poel, quando il Mondiale arriva in fuga

Negli ultimi anni il Mondiale si vince così: in solitaria. È una modalità che sta prendendo sempre più piede, come vedremo in questa carrellata. Che però comincia con una fuga per la vittoria lunghissima e indimenticabile. Di un azzurro. Il tema della vigilia è Merckx contro Gimondi. Invece l’impresa straordinaria la fa il "vecchio" Vittorio Adorni, a 30 anni: una fuga di 200 chilometri, di cui 80 in perfetta solitudine. (La Gazzetta dello Sport)

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Tadej Pogacar ha raggiunto e superato il mito Eddy Merckx? A sentire il belga la risposta è incredibilmente sì. Dominatore della prova in linea che ieri ha chiuso i Mondiali di Zurigo, il classe 1998 ha sbaragliato la concorrenza (colpevole di averne incredibilmente sottovalutato l'attacco) per mettere la maglia iridata dopo il rosa del Giro d'Italia e il giallo del Tour de France. (SpazioCiclismo)

In questi anni gli hanno raccontato di Merckx che ha vinto questo e quello, una volta due tre o quattro, la Sanremo persino sette volte. E poi le fughe da lontano e poi di Giro Tour e il mondiale vinto nello stesso anno e lui, il bimbo sloveno, che ha compiuto il 21 settembre scorso 26 anni, ha preso nota e anno dopo anno ha cominciato a stabilire record uno via l'altro ad una condizione: che non si facciano paragoni con Eddy Merckx, perché «io sono Tadej Pogacar, sono solo io». (il Giornale)

Un capolavoro da libri di storia, cominciato con un attacco apparentemente folle ai -101 e proseguito con una cavalcata solitaria dai -50. In grande stile, alla sua maniera, da numero 1 assoluto di questo sport. (Eurosport IT)

Mondiali di ciclismo, Pogacar trionfa nella prova in linea e conquista la maglia iridata

Appena il discorso cade sul Mondiale, la voce di Merckx si fa subito più salda. Il grande campione fiammingo sa perché lo stiamo cercando, e non vuole rinunciare a dare a Pogacar quello che è di Pogacar. (La Gazzetta dello Sport)

"È difficile descrivere quanto sia forte". Un in… Devastati, strabattuti, ammirati. L’impresa insensata di Tadej Pogacar ha lasciato di stucco i testimoni più diretti e ravvicinati: i suoi avversari. Questo è un breve blob di quello che gli sconfitti di Zurigo hanno detto dopo il Mondiale vinto dallo sloveno con un attacco a 100 km dall’arrivo. (la Repubblica)

Argento all’australiano Ben O’Connor e bronzo all’olandese Mathieu Van der Poel. (Adnkronos) – Tadej Pogacar vince i Mondiali di ciclismo 2024 e arricchisce il suo incredibile palmares con la maglia iridata. (OglioPoNews)