Corteo per contestare Meloni a Torino, manganellate sugli studenti. La sinistra: “Uso ingiustificato della violenza”. Fdi: “Azioni volute da fiancheggiatori dell’eversione”

Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Il Fatto Quotidiano INTERNO

Vengono definite “brevi cariche” e in gergo si usa l’eufemismo di “cariche di alleggerimento“. Quel che resta nei video che ormai rimbalzano su tutti i social sono le manganellate ai giovani, e in certi casi giovanissimi, che hanno partecipato al corteo che a Torino voleva contestare la presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivata in città per il Festival delle Regioni. Gli “identificati” – come da fonti della questura riportate dalle agenzie – sono circa 60 sui circa 300: in gran parte studenti dell’università e delle scuole superiori e poi comitati studenteschi come “Cambiare Rotta”, attivisti del movimento No Tav e di Potere al Popolo. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

ROMA – “Meloni a Torino non sei benvenuta“. Con questa frase riportata dallo striscione che apriva il corteo, un gruppo di circa trecento studenti ha protestato contro l’arrivo della presidente del Consiglio in città, arrivata in occasione della giornata conclusiva del Festival delle regioni. (Dire)

WhatsApp Facebook Twitter Email Print AUTOSTAR AUTOSTAR (Caserta Web)

“Meloni a Torino non sei la benvenuta”, è questo lo striscione che apre il corteo dei centri sociali. Quelli che giornali mainstream come Open chiama approssimativamente studenti sono in realtà un mosaico di NoTav, Potere al Popolo, Cambiare Rotta, centro sociale Askatasuna (quello dei pestaggi ai “baluba”, per intenderci). (Il Primato Nazionale)

Proteste contro Meloni, la studentessa al poliziotto: "Cosa fai, picchi? Non vedi che è un ragazzino?" Tensione altissima tra forze dell'ordine e manifestanti a Torino, durante le proteste contro la presidente del consiglio, attesa in città per il festival delle Regioni. (Repubblica TV)

E attacca a testa bassa: "Se i contestatori sono i centri sociali, è la conferma che sono dalla parte giusta della storia. Sono quelli che insultano le forze dell'ordine e organizzano il racket delle occupazioni abusive. (newsbiella.it)

La premier di quel parapiglia ne fa quasi una bandiera: «Se le contestazioni sono dei centri sociali, lo considero normale. Scontri tra manifestanti e polizia al corteo contro la premier, ieri in città per il festival delle Regioni. (La Stampa)