Dazi Usa innescano una nuova guerra commerciale, danni a crescita e inflazione per tutti

Dazi Usa innescano una nuova guerra commerciale, danni a crescita e inflazione per tutti
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QuiFinanza ECONOMIA

Le tensioni commerciali globali sono tornate al centro del dibattito economico internazionale. Le dichiarazioni di Joachim Nagel, presidente della Bundesbank, e di Christine Lagarde, presidente della Bce, evidenziano le gravi conseguenze di una nuova ondata di dazi punitivi che gli Stati Uniti potrebbero imporre. Al 34esimo European Banking Congress di Francoforte, i leader economici europei hanno lanciato un appello all’unità e alla creazione di un mercato finanziario integrato, sottolineando i rischi di isolamento e frammentazione per l’Europa. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altre testate

I dazi promessi dal presidente eletto Usa Donald Trump rischiano di innescare il "circolo vizioso" di una guerra commerciale. "Se metti un dazio del 60% sui prodotti cinesi, la Cina inizierà a guardare ad altri mercato e questo devierà i flussi commerciali verso altre giurisdizioni", una guerra commerciale che, come negli anni 30, avrebbe "un impatto molto negativo dal punto di vista della crescita economica e, anche se in misura minore, sull'inflazione". (Tiscali Notizie)

A volte in inglese si usa la parola tarifs. Ma le tariffe in italiano sono una cosa precisa. (Corriere TV)

Con la vittoria di Trump, i dazi sulle importazioni dalla Cina minacciano di alzare i costi in settori chiave. Tuttavia, un nuovo accordo strategico offre opportunità di crescita per l’arredamento italiano (FIRSTonline)

Dombrovskis valuta una reazione ai dazi di Trump

"Oggi discuteremo delle relazioni commerciali tra l'Ue e gli Stati Uniti, della situazione attuale e della strada da seguire. Gli Usa sono un alleato strategico ed è importante proseguire il nostro stretto legame soprattutto nella situazione attuale a livello geopolitico. (Milano Finanza)

Questo articolo sulle mosse economiche di Donald Trump è pubblicato sul numero 48 di Vanity Fair in edicola fino al 26 novembre 2024. Gli elettori che non hanno votato per il candidato repubblicano temono quattro anni di caos, attacchi ai diritti civili, incluso l’aborto, tagli al welfare e a tutta la pubblica amministrazione, forse la fine della democrazia americana. (Vanity Fair Italia)

Minuti per la lettura L’euro scende ai minimi sul dollaro raggiungendo così il livello di fine novembre del 2022 ed è allarme per l’economia. Ma il settore agroalimentare potrebbe invece beneficiare di questo andamento per rafforzare la presenza sul mercato statunitense che si avvia a diventare il primo sbocco per il cibo italiano scippando il podio alla Germania alle prese con una difficile congiuntura. (Quotidiano del Sud)