Ius scholae, Antonio Tajani ai capigruppo di Camera e Senato: "Una Pdl entro fine settembre"

Fratelli d'Italia e Lega su tutti -, Antonio Tajani non demorde e tira dritto. Il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia ha trasmesso l'input ai capigruppo di Camera e Senato di iniziare a lavorare a una proposta organica sullo ius scholae. L'obiettivo dei forzisti è completarla entro la fine del mese. Almeno è quanto annunciato dall'Ansa, che ha interpellato alcune fonti autorevoli di Forza Italia. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre testate

Sarà anche un fuori-programma, come ha fatto intendere la premier Giorgia Meloni, ma intanto si è preso i riflettori del dibattito politico di questa ripresa post-agostana. Pensioni minime sopra i 600 euro» Antonio Tajani, vicepremier e leader azzurro, non ha intenzione di fare passi indietro. (ilmessaggero.it)

La normativa italiana fondata sullo ius sanguinis Se chiedessimo a un bambino “chi sono gli italiani?”, la risposta più ovvia sarebbe: “quelli che abitano in Italia”. (Lavoce.info)

Antonio Tajani ha trasmesso l’input ai capigruppo di Camera e Senato di Forza Italia di iniziare a lavorare su una proposta organica sullo ius scholae che dovrebbe essere completata entro fine mese. Lo riporta l’Ansa, citando fonti forziste. (Lettera43)

Nessuna marcia indietro. Non è bastato neanche il vertice di maggioranza per far cambiare idea a Forza Italia. Sullo Ius scholae gli azzurri non si tirano indietro e il leader, Antonio Tajani, ha già chiesto ai capigruppo di Camera e Senato di lavorare su una proposta organica sulla legge sulla cittadinanza. (LA NOTIZIA)

Trattasi di soggetti ben indottrinati dai complottisti della Sostituzione che impazzano su siti e blog di estrema destra, gli stessi che alimentano il consenso elettorale di politicanti da strapazzo che puntano solo a raccattare voti alle prossime elezioni e perciò respingono l'idea di dare finalmente a questi ragazzi di seconda generazione, dopo anni ed anni di studi con esito positivo fianco a fianco dei nostri figli parlando la stessa lingua con inflessione dialettale, gli stessi diritti dei loro coetanei autoctoni e così farli sentire a casa loro e non più marginalizzati in quanto figli di immigrati, nell'interesse di tutti, nostro e loro. (Gazzetta di Parma)

«Tutto il bene possibile. Perché bisogna vedere la realtà per quella che è e non con ideologia. Bisogna pensare … (La Repubblica Firenze.it)