Filippo Turetta ammette la premeditazione: «Ho studiato l'omicidio di Giulia. Scusarsi sarebbe ridicolo, dovrei solo sparire»
Più di cinque ore di fronte a giudici togati e giuria popolare, tra lunghi silenzi, balbettamenti, frasi infarcite di “cioè”, “penso che”, “in un certo senso”, “non lo so”, e solo a tratti concluse. L’esame di Filippo Turetta ha mostrato alla Corte d’Assise di Venezia una persona in forte difficoltà; un ragazzo in balìa di una vera e propria ossessione per Giulia Cecchettin, maturata nell’ambito di un rapporto basato su un malato senso di possesso e di gelosia («È stata la mia prima e unica fidanzata»); di una rabbia che non era in grado di controllare e che lo ha portato, l’11 novembre dello scorso anno, ad uccidere la persona con cui più di ogni altra avrebbe desiderato condividere la vita, incapace di accettare la decisione con cui la ragazza aveva deciso di porre fine alla loro relazione e di non vedersi più. (ilgazzettino.it)
La notizia riportata su altre testate
Prima lo sguardo, che non ammette filtri e nessuna condizione, nemmeno di essere ricambiato. Andare oltre le parole, agganciare quegli occhi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Mi si perdoni se quando penso a Giulia Cecchettin mi torna in mente la santarella della mia infanzia: Marietta Goretti. Entrambe squarciate da lame. La prima da questo uomo in casacca convenzionale che ha deposto in aula e che si chiama Filippo Turetta, la seconda da un ragazzo un po’ tocco di nome Alessandro che fu stuprato per mare da pescatori feroci. (la Repubblica)
E, come in tutte le storie, si deve partire dall’inizio, dai primi indizi di una storia che, purtroppo, appariva già drammaticamente scritta. (ilmessaggero.it)
È ciò che emerge nelle 80 pagine di memoriale di Filippo Turetta depositate ieri, venerdì 25 ottobre, nelle carte del processo in corso a Venezia per aver ucciso, l'11 novembre 2023, la sua ex compagna Giulia Cecchettin. (ilgazzettino.it)
Ma lui lo evita. All’inizio, per qualche decina di minuti, gli occhi bassi li hanno tutti e due. (Corriere della Sera)