Petrolio, rialzo da record con l’aggravarsi della crisi in Medio Oriente. Il vero pericolo è lo Stretto di Hormuz

Venerdì sera il presdente americano Biden ha suggerito a Tel Aviv di “pensare alternative” all’attacco ai pozzi di petrolio iraniani. Dopo settimane di calma, l’ultima escalation mediorientale ha infine smosso le quotazioni dell’oro nero. Che nell’ottava dei mercati hanno portato il Brent, riferimento europeo per le quotazioni di greggio, sopra 78 dollari al barile, l’8% in più di una settimana prima. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

I prezzi energetici potrebbero presto tornare a mordere i portafogli e a spingere l’inflazione. Se le cose non dovessero cambiare, in fretta, si annunciano, di nuovo, tempi duri per famiglie e automobilisti. (Il Fatto Quotidiano)

Nel Medio Oriente soffiano sempre più forti i venti di guerra, che sta diventando diretta ed esplicita tra Iran e Israele. (TrasportoEuropa)

Quotazioni del petrolio poco mosse dopo il balzo della vigilia sul levitare della tensione per la crisi in Medio Oriente. . (Tiscali Notizie)

Il greggio vola dopo le parole di Biden: valutiamo attacchi contro gli impianti petroliferi dell’Iran. Riaccenderà l’inflazione?

Crisi in Medio Oriente e prezzi del petrolio alle stelle. Mentre i pasdaran iraniani minacciano di colpire le raffinerie e i giacimenti di gas israeliani se lo Stato ebraico attaccasse l’Iran – così le Guardie della rivoluzione citate dal Teheran Times – il greggio viaggia intorno ai massimi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il rally del petrolio dopo le tensioni in Medioriente riaccende il pericolo inflazione. Il commento di Thomas Hempell, Head of Macro & Market Research di Generali Investments. A seguito dei massicci attacchi notturni dell’Iran contro Israele, il rischio di un’escalation diretta tra i due paesi è aumentato notevolmente e potrebbe avere conseguenze terribili per la regione. (Start Magazine)

La Libia riapre i rubinetti ma il Brent prosegue la corsa oltre quota 77 dollari. S&P monitora l’effetto di un conflitto prolungato sul rating del Libano (Milano Finanza)