Ma Israele è più forte e Teheran più isolata

Israele e il Medio Oriente sono molto diversi oggi dal 7 ottobre 2023. Se lo scopo di Hamas era di rompere gli equilibri regionali, oltre che incutere terrore e lasciare una traccia di barbarie inaudita, il Movimento della resistenza islamica li ha conseguiti entrambi. La traccia terroristica è indelebile. Pure i rapporti di forza regionali sono profondamente alterati, ma la piega che stanno pren… (La Stampa)

Su altri media

Le evidenti responsabilità di Hamas per le azioni terroristiche nei confronti di Israele non giustificano reazioni sproporzionate. Il rischio di una guerra nucleare deve essere evitato a ogni costo, ricercando le necessarie mediazioni per un nuovo equilibrio geo-politico che garantisca la pace. (Avvenire)

I sei volumi di «La Storia della Seconda Guerra Mondiale» stanno allineati nell’ufficio a Gerusalemme dove è entrato per la prima volta nel 1996. Ammirato compulsatore di Winston Churchill, Benjamin Netanyahu si è sempre considerato l’unico leader in grado di proteggere Israele (Corriere della Sera)

Riprendendo Federico Rampini sul Corsera, abbiamo provato a dare una chiave di lettura sul perché l’Iran appare solo nella guerra contro Israele e chi sono i grandi assenti in questo conflitto. Sulle pagine de il Manifesto, Alberto Negri offre un punto di vista alternativo a quello del 'blocco atlantico' (Dire)

Netanyahu, il premier più longevo d'Israele: lo choc delle prime 48 ore e la paura di mostrarsi debole

OMER STEINER, EDUCATORE di 47 anni, attivo nel sostegno ai sequestrati di un anno fa, si dice convinto che gli israeliani, anche quelli di destra, presto o tardi presenteranno il conto al primo ministro. (il manifesto)

Gli abitanti sono sospesi tra l’attesa dell’attacco di Israele all’Iran, dato per imminente, e l’anniversario della strage del 7 Ottobre, che amplifica l’incubo collettivo e l’angoscia dei familiari degli ostaggi per la loro sorte. (L'HuffPost)

La domanda è ovvia: dobbiamo temere un confronto armato tra Iran e Israele? Una guerra regionale che diventi globale e coinvolga anche gli Stati Uniti? Che prescinda dal gioco delle reciproche rappresaglie? Chiaro che la situazione può sfuggire di mano, ma le parti calcolano i rischi con cura. (Corriere della Sera)