Domanda: perché nessuno chiede a Mosca il cessate il fuoco? (di V. Vecellio)
Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è l’attacco più violento degli ultimi mesi. In un messaggio video su Telegram, ha riferito che "le forze di difesa aerea ucraina hanno distrutto oltre 140 obiettivi aerei durante la notte e questa mattina, i terroristi russi hanno utilizzato vari tipi di droni, tra cui gli Shahed, nonché missili da crociera, balistici e aero balistici, come gli Zircon, gli Iskander e i Kinzhal". (L'HuffPost)
Su altre fonti
L'esercito polacco ha annunciato di aver fatto decollare i jet da combattimento e di aver mobilitato "tutte le forze e le risorse disponibili" per proteggere il proprio territorio durante un "attacco massiccio" di missili e droni russi contro l'Ucraina. (il Giornale)
Lo ha annunciato il Comando operativo delle forze armate polacche (DORSZ).“A causa del massiccio attacco della Federazione Russa con missili da crociera, missili balistici e veicoli aerei senza pilota contro oggetti situati, tra gli altri, nell’Ucraina occidentale, gli aerei polacchi e alleati hanno iniziato ad operare nel nostro spazio aereo” si legge in una nota rilasciata in mattinata dal Comando Operativo dei Reparti delle Forze Armate polacche. (Agenzia askanews)
Onu, Usa e Ue, tutti zitti. È assordante il silenzio della comunità internazionale che ha fatto seguito al micidiale attacco russo sferrato contro diverse regioni ucraine. (L'HuffPost)
Colpite diverse città, tra le quali la capitale, Kiev. A Odessa le autorità locali hanno riferito che un adolescente è rimasto ferito e che incendi sono scoppiati in tre abitazioni private a seguito di un attacco. (Corriere TV)
A Kiev molti cittadini si sono rifugiati nelle stazioni della metropolitana che in questi casi vengono usate come rifugio antiaereo, mentre la contraerea cercava di abbattere i missili russi. (la Repubblica)
Kiev «farà di tutto» per porre fine alla guerra nel 2025 «attraverso la via diplomatica», ma partendo da una «Ucraina forte», dice Zelensky all'indomani della telefonata tra Scholz e Putin. Su iniziativa della premier Meloni, i sette Grandi hanno firmato una nuova dichiarazione per i mille giorni dall'aggressione di Mosca: «Putin è l'unico ostacolo alla pace». (ilmattino.it)