Witkoff, 'un eventuale accordo con l'Iran riguarderà l'uranio'
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Il primo incontro diretto in Oman con gli emissari iraniani "è stato positivo, costruttivo, avvincente": lo ha dichiarato l'inviato speciale della Casa Bianca Steve Witkoff in un'intervista a Fox News andata in onda stamattina. Qualsiasi accordo nucleare tra Stati Uniti e Iran "riguarderà in gran parte il monitoraggio del programma di arricchimento dell'uranio" portato avanti dalla Repubblica islamica, ha affermato Witkoff, senza menzionare la richiesta di ottenere il completo smantellamento del programma nucleare di Teheran (La Gazzetta del Mezzogiorno)
La notizia riportata su altri giornali
E intanto l’inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, chiarisce: un accordo finale con Teheran deve comportare “l’eliminazione dell’arricchimento dell’uranio e del programma di sviluppo dell’arma” nucleare. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato martedì che il primo round di colloqui con gli Stati Uniti sul nucleare, tenutosi sabato in Oman, è andato “bene”. Lo riferisce la tv di Stato iraniana. (lapresse.it)
Da questi colloqui “indirettamente diretti” di poche ore non ci si poteva aspettare molto; anzi, considerata l’intensità dell’ostilità reciproca fra Washington e Teheran – che dura ormai dal 1979 – è già un successo che le delegazioni statunitensi e iraniane si siano parlate, sia pure tramite gli omaniti, lo scorso sabato. (Avvenire)

L'ayatollah Ali Khamenei 'frena' sui colloqui con gli Stati Uniti - "non sono né troppo ottimista né troppo pessimista" - mentre il prossimo round si terrà ancora in Oman e non più a Roma: troppo "imbarazzante" la presenza negli stessi giorni del vice presidente JD Vance, atteso da venerdì a domenica, fanno notare all'Adnkronos diverse fonti diplomatiche. (Adnkronos)
Trump lo ha avviato inviando, tramite un diplomatico degli Emirati Arabi Uniti, una lettera alla guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, sollecitando l’avvio di colloqui sul nucleare e al tempo stesso minacciando azioni militari in caso di rifiuto. (Treccani)
Il prossimo round di colloqui tra Washington e Teheran sul programma nucleare iraniano si terrà nuovamente in Oman, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa statale iraniana Irna. Le parole di Baqaei sono arrivate all’indomani dell’annuncio, da parte del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che i colloqui di sabato 19 si sarebbero svolti a Roma. (Il Sole 24 ORE)