Schlein a Che tempo che fa: "Perché il Pd cresce", Elly e Fazio oltre il ridicolo

Un fugace riferimento alla polemica che sta squassando il Pd, vale a dire la rottura con il governatore campano Vincenzo De Luca sul terzo mandato. Per il resto, l'intervista di Elly Schlein a Che tempo che fa, sul Nove, è una sarabanda di attacchi al governo, di slogan stantii e di pie illusioni. Incalzata, si fa per dire, da Fabio Fazio, la segretaria democratica parla di un Partito, quello democratico, "testardamente impegnato a costruire alleanze". (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre testate

A cura di Giuseppe Cozzolino La candidatura di Vincenzo De Luca per un eventuale terzo mandato alla guida della Campania è più vicina: la prima commissione del Consiglio Regionale della Campania ha sì approvato la proposta di legge per il recepimento della norma nazionale che prevede l'ineleggibilità di un presidente che abbia compiuto due mandati, ma il computo dei mandati scatterà all'entrata in vigore della legge, che martedì prossimo sarà all'esame del consiglio. (Fanpage.it)

Il primo round della contesa sul terzo mandato va a Vincenzo De Luca che ieri ha ottenuto dalla sua maggioranza, tranne una esponente dem che si è astenuta, e poi con il passaggio in Commissione, l’impegno a votare martedì, in consiglio regionale, la proposta di legge in tema d’ineleggibilità alla carica di presidente della giunta regionale. (Corriere della Sera)

Rimane sullo sfondo la possibilità di un compromesso basato sulla previsione che l’approvazione non comporti automaticamente la candidatura per De Luca. La commissione consiliare ha votato ieri con maggioranza quasi compatta il terzo mandato per De Luca, ora in aula il 5 novembre. (La Repubblica)

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Se mi chiede perché il Pd cresce, dico che "è perchè non perdiamo tempo in polemiche con le altre forze di opposizione e in un dibattito politicista sul perimetro di quali siano le sigle migliori", ha aggiunto. (Il Messaggero Veneto)

In Italia, dalla riforma costituzionale del 2001 in poi, ci sono stati numerosi presidenti di Regione tanto forti e radicati nei loro territori da potersi misurare da pari a pari con il governo centrale. (Il Dubbio)