I guai giudiziari di Hunter Biden: una vita tra alcol, droghe e controverse attività finanziarie
Colpevole di evasione fiscale e di possesso illegale di un’arma, un revolver Colt, acquistata nel 2018 senza dichiarare la sua condizione di tossicodipendente nell’apposito questionario. Ma ora Hunter Biden, figlio del presidente uscente, è stato graziato dal padre a poco più di un mese dall’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump. Una vita, la sua, caratterizzata dall’uso di droga e alcol fino alla controversa attività finanziaria in cui avrebbe speso il nome del genitore per fare affari. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altre testate
Il Corsera ci spiega che il promettente rampollo stava rischiando fino a 25 anni di carcere in un processo, e fino a 17 in un altro, con verdetti attesi entro poche settimane. Ed ora non chiedetevi più perché la gente, in tutto il mondo, si è stufata dei cliché su progressisti e conservatori, su certa sinistra e certa destra, su buonisti a tanto al chilo e cattivi sempre e comunque. (LaC news24)
Come uno dei suoi ultimi atti prima di cedere il posto al presidente eletto, il capo uscente della Casa Bianca ha annunciato la “grazia piena e incondizionata” per il secondogenito che era in attesa dell’arrivo di due verdetti a dicembre, per i quali avrebbe potuto rischiare rispettivamente 25 e 17 anni di carcere. (Virgilio Notizie)
Il presidente americano Joe Biden, ha annunciato la concessione della grazia per il figlio Hunter, che era in attesa di sentenza in due distinti processi per possesso illegale di un'arma e per evasione fiscale (Liberoquotidiano.it)
Un errore giudiziario da correggere: così, nella mente di Joe Biden, va letto il perdono che da presidente ha decretato per suo figlio Hunter, poche settimane prima di lasciare la Casa Bianca. (L'HuffPost)
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato domenica sera la grazia presidenziale per suo figlio Hunter Biden, condannato per reati fiscali e possesso illegale di armi da fuoco. La grazia cancella tutte le condanne federali di Hunter Biden per i reati commessi tra il 2014 e il 2024, evitandogli una potenziale condanna fino a 25 anni di carcere. (WIRED Italia)
Dal giorno in cui ho assunto l'incarico, ho detto che non interferirei nelle decisioni del Dipartimento di Giustizia, e ho mantenuto la mia parola anche mentre ho visto mio figlio essere selettivamente e ingiustamente perseguitato. (la Repubblica)