Dalla Basilicata alla Romagna, chi è Caiazzo il nuovo vescovo di Cesena

Wikimedia Dalla Basilicata alla Romagna: Antonio Giuseppe Caiazzo, 68 anni, dal 2016 arcivescovo di Matera-Irsina e dal 2023 vescovo di Tricarico, è stato nominato dal Papa nuovo pastore della diocesi di Cesena-Sarsina. Nomina comunicata contemporaneamente dalla Sala stampa vaticana e alle comunità delle diocesi coinvolte convocate alle 12. Prende il posto del vescovo Douglas Regattieri che ha compiuto 75 anni lo scorso 5 ottobre e ha guidato la diocesi romagnola dal 2010 a oggi. (Avvenire)

Ne parlano anche altre fonti

Il Papa ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Cesena-Sarsina, presentata da mons. Ne dà notizia oggi la Sala stampa della Santa Sede. (wesud)

🔊 Ascolta l\'audio “So quel che lascio e che ho amato con tutto me stesso in Basilicata e a Tricarico, ma so anche che Dio mi meraviglia e mi sorprende sempre per cui sono sereno e nella pace”. (News Rimini)

È calabrese il nuovo vescovo della diocesi di Cesena-Sarsina. Si tratta di monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, membro della Commissione liturgica della Cei e attuale arcivescovo di Matera-Irsina e Tricarico in Basilicata (Avvenire di Calabria)

Il nuovo vescovo di Cesena è Antonio Giuseppe Caiazzo: «Le Dioincidenze non finiscono mai» VIDEO

Minuti per la lettura ROMA- Il Santo Padre Francesco ha annunciato un importante cambiamento nella guida pastorale della Diocesi di Cesena-Sarsina. Monsignor. Douglas Regattieri ha presentato le sue dimissioni, che sono state accettate dal Papa. (Quotidiano del Sud)

Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo lascia le diocesi di Matera-Irsina e Tricarico per assumere il ruolo di vescovo della diocesi di Cesena-Sarsina. Un cambio accompagnato da commozione e gratitudine. Papa Francesco trasferisce Mons. (TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno)

Si è commosso più volte fino alle lacrime l’arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo quando, contemporaneamente all’annuncio in Duomo a Cesena da parte di monsignor Regattieri, ha letto il messaggio in cui salutava la sua ormai ex arcidiocesi. (Corriere Romagna)