«Non ci pieghiamo ai politici, noi toghe sotto tiro». L’Anm in guerra
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Come in tutte le guerre, a un’azione corrisponde una reazione. E la replica dell’Anm non si fa attendere: «I continui attacchi mediatici ai giudici che assumono decisioni sgradite al potere ci costringono a prender nuovamente parola per denunciare le ferite che questo abusato triste copione reca anzitutto alle istituzioni del Paese», si legge nella nota firmata poco fa dalla giunta esecutiva dell’Associazione magistrati. (Il Dubbio)
La notizia riportata su altri media
Ieri la giunta esecutiva centrale dell'Anm, riunita a Roma, ha sottolineato con una nota che «i continui attacchi mediatici ai giudici che assumono decisioni sgradite al potere ci costringono a prendere la parola per denunciare le ferite che questo abusato, triste copione arreca anzitutto alle istituzioni del paese. (Italia Oggi)
"In attesa delle riforme peggiorative dell’attuale assetto, si prova a impaurire i magistrati", denuncia il sindacato delle toghe. Il Ddl costituzionale sulla separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti approderà in Aula a Montecitorio il prossimo 26 novembre, e già governo e Associazione nazionale magistrati intensificano lo scontro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Un'assemblea convocata «con urgenza» (relativa, visto che la convocazione è di venerdì, e l'appuntamento è per martedì 5) dalla giunta esecutiva dell'Anm emiliano-romagnola. Per manifestare solidarietà ai giudici bolognesi che, secondo l'Associazione nazionale magistrati (alla conferenza stampa ci sarà anche il presidente nazionale, Giuseppe Santalucia, nella foto), sarebbero stati messi nel mirino per una sentenza sgradita al governo, con tanto di «vita privata» passata al setaccio. (il Giornale)
Ma una tensione di livello superiore. In cui la politica non si limita ad attaccare i pm, ma va oltre. È questa la preoccupazione principale che serpeggia tra le toghe alla vigilia dell'assemblea straordinaria di Bologna, convocata dopo gli attacchi del governo a Marco Gattuso, presidente del colle… (L'HuffPost)
I magistrati in pensione si muovono a difesa della Costituzione, minacciata dalle leggi del centrodestra, e dei loro colleghi vittime sempre più frequenti di attacchi “inqualificabili di profilazione e dossieraggio”. (la Repubblica)
“Di fatto governo e maggioranza hanno messo i carrarmati davanti alla magistratura e sono pronti a far fuoco”. Si esprime così Ilaria Cucchi, senatrice del Gruppo Misto-Avs e vicepresidente della Commissione Giustizia, sullo scontro in atto tra l’Associazione Nazionale Mafistrati e il Governo. (Estense.com)