Sharon Verzeni, fermato l’uomo che si allontanò in bici da via Castegnate

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Lettera43 INTERNO

È un italiano di 31 anni disoccupato su cui gravano «gravi indizi di colpevolezza». Le telecamere l'hanno ripreso sfrecciare sul luogo del delitto. La procura fornirà maggiori dettagli in una una conferenza stampa alle 12. Svolta nelle indagini sull’omicidio di Sharon Verzeni. Le autorità hanno fermato l’uomo in bicicletta ripreso dalle telecamere di Terno d’Isola mentre si allontanava da via Castegnate, teatro del delitto, nella notte tra il 29 e il 30 luglio. (Lettera43)

Su altre fonti

È quanto riferito da Moussa Sangare, il 31enne italiano fermato per l'omicidio di Sharon Verzeni. «Ho avuto un raptus improvviso. (ilmattino.it)

È l’uomo in bicicletta che gli inquirenti stavano cercando da quasi due settimane: si tratta di Moussa Sangare, un disoccupato italiano di 31 anni, nato a Milano con genitori stranieri. Sembrava questioni di ore e così è stato. (Il Fatto Quotidiano)

Credo che questo Paese si salvi solo se ci investiamo tanto, e credo che negli ultimi decenni si siano perse le possibilità di correre ai ripari soprattutto sulla formazione scientifica. Ma non dimentico che andiamo in onda dopo le 23, e mi interessano molto i temi di stretta attualità: non escludo che ci occuperemo di Kamala e di Trump, e poi quello che offre la settimana”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Sono passati pochi minuti tra la notizia del fermo di Moussa Sangare per l’omicidio di Sharon Verzeni e il post di commento di Matteo Salvini. (Il Fatto Quotidiano)

È quanto riferito da Moussa Sangare, il 31enne italiano fermato per l'omicidio di Sharon Verzeni. «Ho avuto un raptus improvviso. (ilmessaggero.it)

Ma chi è in realtà? Il primo quadro parla di un 31enne disoccupato con cittadinanza italiana ma nato da genitori di origini ivoriane, residente a Suisio nel bergamasco, distante 5 km da Terno d'Isola. La notte tra il 29 e il 30 luglio scorso era uscito di proposito "con 4 coltelli perché voleva uccidere", secondo la Procura. (Il Giornale d'Italia)