Serie A1 femminile, per Egonu possibile ritorno in Turchia? Intanto la Numia Vero Volley impegnata a Perugia

Tanto tuonò che poi piovve. Si potrebbe affermare questo circa quello che potrebbe essere il futuro di Paola Egonu con la Numia Vero Volley Milano. Da diversi giorni si stanno diffondendo su vari organi di informazioni alcune voci che riguarderebbero una giocatrice scontenta ed in procinto di cambiare nuovamente squadra al termine della stagione. L'ultima notizia in ordine di tempo sarebbe stata data dal portale serbo Meridian Sport e riportata da ivolleymagazine. (MilanoToday.it)

Ne parlano anche altri media

Le voci già impazzavano da giorni. Assente alla vigilia della finale di Supercoppa vinta da Conegliano a Roma, assente sempre. (La Gazzetta dello Sport)

E ora, sempre più insistenti, dalla Turchia arrivano voci di un possibile divorzio addirittura a stagione in corso, drasticamente smentite dal club milanese. Sono passati due mesi e mezzo dal trionfo olimpico di Parigi e Paola Egonu in questa stagione non ha ancora giocato una partita ufficiale con la maglia del suo club, la Numia Vero Volley Milano (Corriere della Sera)

Nella giornata di ieri si era parlato del presunto malcontento di Paola Egonu a Milano, emerso dal post pubblicato dall’accreditato giornalista turco Enes Yalniz sui suoi profili social. Nell’immediato si sono accese diverse sirene di mercato sull’attaccante, al momento in recupero da un intervento chirurgico alle fosse nasali. (OA Sport)

Volley femminile, Paola Egonu torna in Turchia? Il manager: resta a Milano

«È scontenta al Vero Volley. Il giornalista turco Enes Yalniz, autore del tweet, sgancia la bomba che ha creato scompiglio nel mondo della pallavolo. (ilmessaggero.it)

Si potrebbe affermare questo circa quello che potrebbe essere il futuro di Paola Egonu con la Numia ... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Attualmente ai box dopo un intervento al naso, la fuoriclasse azzurra sarebbe al centro di uno scambio con la canadese Kiera Van Ryk che dal Vakif andrebbe a Milano. Una giornata in bilico. (La Stampa)