FI, ius scholae è riforma giusta ma non urgente,verso un testo

Approfondimenti:
Ponte sullo Stretto Migranti

Forza Italia ribadisce la sua apertura sullo ius scholae, la possibilità di riconoscere la cittadinanza ai minori stranieri che sono in Italia se hanno completato uno o più cicli scolastici, tornata d'attualità dopo le Olimpiadi di Parigi. E annuncia che a inizio settembre comincerà a confrontarsi e lavorare per definire una proposta di legge. Per Paolo Emilio Russo, capogruppo forzista nella commissione Affari costituzionali della Camera, "esistono leggi urgenti, poi ce ne sono altre che sono - più semplicemente - giuste. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altre fonti

A cominciare dalla cittadinanza delle persone di origine straniera. – Il tema dei diritti civili si sta trasformando in un imprevisto cavallo di Troia per la maggioranza assediata di Giorgia Meloni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Forza Italia, che ha annunciato una sua proposta per modificare la legge sui diritti di cittadinanza, ci crede. Nonostante i tentativi di sopire il dibattito per non aprire un nuovo fronte — la premier stessa sul tema riferisce di comprendere che «in una coalizione ci siano sensibilità e sfumature diverse» e tuttavia invita ad «attenersi al programma di governo» — l’ipotesi di introdurre lo ius scholae ha acceso la miccia. (Corriere della Sera)

«Ho apprezzato molto il coraggio di Forza Italia. All’interno di questa maggioranza di destra ci sono moderati con cui ci si può confrontare con ragionevolezza e mettendo da parte le ideologie. (La Stampa)

L’assist di Marina e Pier Silvio

Ius Scholae, il Movimento Cinque Stelle rilancia: “In Parlamento ci sono i numeri per approvarlo” Di (Orizzonte Scuola)

Il mandato della famiglia Berlusconi affidato ai vertici di Forza Italia dopo la presentazione dei palinsesti Mediaset e le frasi sul «rinnovamento» dette da Pier Silvio è stato chiaro: «Non ci devono dare per scontati». (la Repubblica)

Marina s’era detta più in sintonia con la sinistra, a proposito di diritti civili. Pier Silvio s’era detto più a favore del moderatismo che della radicalità, a proposito di doveri governativi. Nessuno dei due s’era detto disponibile a scendere in campo in politica, sulle orme di Silvio. (malpensa24.it)