Hey Joe, La Barriera Linguistica come Metafora della Vita
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Presentato alla Festa di Roma, "Hey Joe" di Claudio Giovannesi, con James Franco, è un racconto pieno di tenerezza che si lascia seguire con facilità. Ambientato a Napoli nel 1944, il film narra la storia di Dean, un giovane marinaio americano che si innamora di Lucia, una ragazza incinta. Dean deve tornare negli Stati Uniti, promettendo di ritornare, ma non lo farà. Anni dopo, il figlio di Lucia, interpretato da Francesco Di Napoli, ritrova il padre, ormai contrabbandiere e per nulla interessato a lui. La differenza di lingua tra padre e figlio esprime ulteriormente la barriera che esiste tra loro, come racconta James Franco, che ha deciso di vivere in Italia per gran parte dell’anno.
Il film, ispirato al libro "Napoli '44" di Norman Lewis, racconta la società devastata dalla guerra, dove la responsabilità del vincitore si scontra con una società povera in cui le donne si offrono per fame. La relazione tra Dean e Lucia, che dà vita al figlio, è una relazione d'amore ma anche una colpa storica. James Franco, che interpreta un personaggio disastroso e alcolizzato, sottolinea come il film illumini tutti coloro che sono colpiti dalla guerra.
"Hey Joe" è un'opera che, attraverso la storia personale dei protagonisti, riflette sulle conseguenze della guerra e sulle barriere, non solo linguistiche, che essa crea. La narrazione di Giovannesi, arricchita dalla performance di Franco, offre uno sguardo profondo e umano su una realtà storica complessa, rendendo il film un'importante testimonianza del passato e un monito per il presente.