Macron: «Nuovo premier entro 48 ore». Il “patto” tra socialisti e repubblicani per il nuovo governo

PARIGI Troppo difficile per le forze politiche francesi trovare un accordo di governo: sarà su un patto di non belligeranza che potrebbe reggersi la Francia, un buon vecchio patto di «non sfiducia», familiare agli italiani, inedito per i francesi. Negli auspici di Emmanuel Macron, questo futuro governo «non di coalizione» ma almeno di tregua, dovrebbe durare fino al 2027, perché ieri il presidente ha espresso l’intenzione di «non voler più sciogliere il parlamento fino alla fine del suo mandato, nel 2027». (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Una cifra clamorosa che amplia il divario con i suoi avversari Édouard Philippe, l’ex premier del fronte repubblicano candidato alle presidenziali del 2027, che si posiziona al 24% (-2%); e Gabriel Attal, ex socialista passato con Macron, che invece è al 20 (-4%). (Liberoquotidiano.it)

Il presidente francese, Emmanuel Macron, vuole nominare un nuovo primo ministro «entro 48 ore», hanno detto ad Afp i leader dei vari partiti che lo hanno incontrato all'Eliseo, dopo che il premier, Michel Barnier, è stato sfiduciato dal Parlamento la scorsa settimana. (Italia Oggi)

Emmanuel Macron si dà al massimo fino a domani per dare alla Francia un nuovo primo ministro e un governo stabile, per non dover più sciogliere l’Assemblea nazionale fino al 2027, anno in cui i francesi torneranno alle urne per votare il nuovo presidente. (Il Fatto Quotidiano)

"Macron è il responsabile dello stallo politico, i socialisti fanno bene a togliergli alibi"

Il tutto rifacendosi al giudizio espresso da Abraham Lincoln che il Governo democratico è quello dal popolo, per il popolo, del popolo. (L'Opinione)

Ma l’inquilino dell’Eliseo resta in un cul de sac. La grande ammucchiata, che lui chiama governo provvisorio (di salvezza nazionale) con tutti dentro – fuori le ali estreme la sinistra di Mélenchon e la destra di Marine Le Pen, non lo porterà lontano. (Secolo d'Italia)

I socialisti, come verdi e comunisti, sono stati ricevuti da Macron all’Eliseo nelle consultazioni per il nuovo governo dopo la caduta del centrista Barnier: il capo dello Stato domani annuncerà il nome del nuovo premier. (Il Fatto Quotidiano)