Israele non si ferma, altri spari su Unifil: Protesta globale: “Tutelare i caschi blu”

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GERUSALEMME — Le strade deserte, le luci spente, i negozi e ristoranti chiusi: Israele celebra lo Yom Kippur, il giorno dell’espiazione, il più sacro del calendario ebraico, in un clima di dolore e tensione. Per gli ostaggi da un anno a Gaza, per la guerra che divampa su più fronti – ieri sera un drone di Hezbollah ha colpito un edificio a Tel Aviv - per il fortissimo isolamento internazionale c… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Potrebbe non durare molto, dato l'avvicinarsi della sessione di bilancio, ma il combinato disposto dell'ennesimo caso di presunto dossieraggio e dell'attacco delle truppe israeliane al contingente italiano Unifil in Libano ha riportato, d'incanto, la concordia nel centrodestra. (Il Dubbio)

I raid aerei israeliani hanno colpito diverse zone del centro di Beirut nelle ultime ore, uccidendo almeno 22 persone, secondo quanto riferito dal ministero della salute libanese. Incendi sono scoppiati nei due quartieri, intensificando ulteriormente il sanguinoso conflitto di Israele con i militanti di Hezbollah, sostenuti dall'Iran, in Libano. (la Repubblica)

La quiete del resort in mezzo alle colline brulle di Pafo è un’illusione. Il Med 9, il club dei Paesi europei che affacciano sul Mediterraneo, si riunisce a Cipro, a un passo dal Medioriente. (La Stampa)

Guerra in Medio Oriente in diretta, Idf: “Ucciso comandante Jihad islamica palestinese”. Tajani dopo spari contro basi Unifil: “Aspettiamo scuse di Israele”.

Usa, Italia, Francia e Spagna: strigliata congiunta contro gli attacchi a Unifil (La Verità)

“Anche il governo italiano ovviamente sta seguendo con grande attenzione la situazione del contingente in Libano. I militari italiani impegnati nella missione Onu e in quella bilaterale, Mibil, prestano un’opera ovviamente fondamentale, preziosa per la stabilizzazione dell’area. (LAPRESSE)

L'esercito israeliano annuncia di aver ucciso il capo della jihad islamica palestinese in un attacco aereo israeliano sul campo profughi di Nur Shams in Cisgiordania. Si tratterebbe del 20enne Mohammed Iyad Abdullah, che aveva sostituito Mohammed Jaber, ucciso ad agosto. (Fanpage.it)