Risale l'inflazione: a marzo +1,2%
Avanti adagio. Il Paese cresce, anche al di sopra della media europea. Ma sarebbe azzardato parlare di un "percorso di ripresa". Parola di Carlo Sangalli, presidente della Confcommercio, che concluderà oggi la due giorni del tradizionale Forum di primavera ospitato nei saloni di villa Mian a Roma. Un appuntamento fortemente segnato dai venti di guerra che soffiano dal Medio Oriente. Numeri che spingono il presidente di Confcommercio a chiedere alla Bce un atto di coraggio per ridurre al più presto il costo del denaro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altre testate
Sembra ormai essersi «cronicizzata» l’inflazione, anche in Bergamasca: non più aumenti rapidi e da «boom», ma una lenta e costante salita verso l’alto. (L'Eco di Bergamo)
Rimini e Napoli sono le città italiane dove l'aumento dell'inflazione di marzo si è fatto più sentire, con il più consistente aumento del costo della vita. Al secondo posto della top 10 delle città più care c'è Napoli, dove il rialzo dei prezzi determina un incremento di spesa annuo pari a 551 a famiglia. (La Repubblica)
Il dato lucano (1%) inferiore alla media nazionale (1,2%): in Molise e Valle d’Aosta dove il rialzo dei prezzi morde di meno (Cronache TV)
A Marzo, dice l’Istat, l’inflazione ha rialzato leggermente la testa: +1,2% su base annua. Si tratta di un piccolo aumento, superiore a quello registrato a gennaio e febbraio, ma decisamente più contenuto se paragonato ai ritmi raggiunti nel recente passato quando la crescita mensile dei prezzi al consumo aveva toccato quasi il 12%, sempre anno su anno. (Sky Tg24 )
ROMA (ITALPRESS) - L’inflazione accelera a marzo. L’indice dei prezzi al consumo è stabile su base mensile ma sale dell’1,2 percento, rispetto al +0,8% di febbraio. L'accelerazione del tasso d'inflazione si deve principalmente all'attenuazione su base annua della flessione dei prezzi dei Beni energetici e in misura minore alla crescita di quelli dei Servizi relativi ai trasporti. (Il Sole 24 ORE)
Gli indici dei prezzi al consumo di marzo 2024 del comune di Messina sono stati elaborati tenendo conto di una progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 e di riapertura di buona parte delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo. (StrettoWeb)