Chiara Frugoni, esperta di Medioevo, morta a 82 anni: scrisse molti libri su San Francesco
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Epidemie, prodigi, fine del tempo’ (Il Mulino) in cui Il Medioevo parlava all’oggi attraverso le tante paure arrivate fino a noi
Storie di un santo (Feltrinelli ragazzi), Storia di Chiara e Francesco (Einaudi), Vita di un uomo: Francesco d’Assisi (Einaudi), tutti di grande successo.
Uno dei suoi testi più noti era ‘Medioevo: storia di voci, racconto di immagini’, pubblicato nel 1999 da Laterza e firmato proprio con Barbero, così come il Dizionario del Medioevo (2001). (Blitz quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
Sparse e sporadiche si trovano storie di donne che però poi si perdono e non arrivano al racconto collettivo, e per questo io ho voluto riunirne alcune nel mio volume Donne medievali. È da allora infatti ci accompagnano concezioni che ancora riguardano la donna nella nostra società come il messaggio, molto propagandato dai media, che la donna debba sempre piacere all’uomo". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La studiosa è morta a Pisa, all'età di 82 anni: aveva insegnato alle università di Pisa, Roma e Parigi. Su di lui pubblica una serie di titoli importanti, tradotti in più lingue: Francesco e l’invenzione delle stigmate (Einaudi, 1993); Vita di un uomo: Francesco d’Assisi (Einaudi, 1995); Le storie di San Francesco (Einaudi, 2010); Storia di Chiara e Francesco (Einaudi, 2011). (la Repubblica)
"Finché è vissuto mio padre – , il medievista Arsenio Frugoni – raccontava - , io ho fatto la bibliotecaria "E’ stata una vita durissima – aveva raccontato in una intervista alla Nazione pochi mesi fa -. (LA NAZIONE)
Nel 1965 Chiara Frugoni aveva sposato lo storico dell’arte Salvatore Settis, dal quale aveva avuto tre figli. Un altro merito rilevante di Chiara Frugoni era peraltro stato quello di contribuire a liberare il Medioevo dall’immagine stereotipata ed errata di un periodo buio, di arretramento della civiltà (Corriere della Sera)
Questi alcuni dei nodi tematici che lo studioso Santo Peli affronterà domani a Cagliari. Come orientarsi nel vasto dibattito storiografico e nei confini della memoria pubblica al di là di strumentalizzazioni, banalizzazioni, visioni depurate e delegittimazione valoriale? (Sardegna Reporter)
Speciale attenzione anche al protagonismo femminile. È stata collaboratrice del «manifesto» (Il Manifesto)