Tumori, batteri trasformati in vaccini personalizzati anticancro: lo studio

(Adnkronos) – Batteri modificati geneticamente per trasformarsi in vaccini personalizzati contro il cancro. E’ l’impresa di un team di ricercatori della Columbia University di New York e, secondo i risultati pubblicati su ‘Nature’, sembra essere una promettente forma di immunoterapia. Gli scienziati hanno progettato dei batteri probiotici che istruiscono il sistema immunitario a distruggere le cellule tumorali, aprendo la porta a una nuova classe di vaccini anticancro che sfruttano le proprietà naturali di questi germi, la loro capacità di colpire i tumori. (OglioPoNews)

Su altri media

La strategia, messa in pratica dai ricercatori della Columbia University di New York, è stata testata sui topi. Al momento questo studio appare promettente nel fermare neoplasie e recidive (Sky Tg24 )

Speranze per una terapia anticancro rivoluzionaria. I ricercatori hanno trasformato un ceppo probiotico del batterio Escherichia coli in un efficace vaccino contro il cancro, in grado di bloccare la crescita dei tumori maligni - compresi i metastatici - e in alcuni casi eliminarli del tutto. (Fanpage.it)

Nella ricerca batteri probiotici, ossia batteri che esercitano una funzione protettiva sull'organismo come l'Escherichia coli, sono stati modificati in modo da accrescere la loro tendenza naturale a stimolare il sistema immunitario contro i tumori, fornendogli le istruzioni per distruggere esclusivamente le cellule malate. (Corriere del Ticino)

Dai batteri ecco i nuovi vaccini anti cancro

Secondo i risultati pubblicati su Nature, questa tecnologia innovativa rappresenta un importante passo avanti nel campo dell'immunoterapia. Un team di ricercatori della Columbia University di New York ha sviluppato una nuova strategia che utilizza batteri modificati geneticamente per creare vaccini personalizzati contro il cancro. (Tiscali Notizie)

Lo studio, pubblicato su Nature, è stato guidato dal microbiologo e immunologo Nicholas Arpaia e dal bioingegnere Tal Danino. I primi risultati ottenuti su modelli murini di melanoma e tumori al colon-retto in stadio avanzato sono molto promettenti, e si avvicina la fase di sperimentazione clinica, afferma Arpaia. (Today.it)