La cometa del secolo sfreccia nel cielo dei Castelli Romani: le bellissime immagini
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Pubblicato il 22 ottobre 2024 alle ore 12:41 La sera di domenica 20 ottobre la "cometa del secolo" C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) è stata fotografata nel cielo dei Castelli Romani. Gli oltre 1.000 scatti sono stati uniti in un video time lapse che mostra l'astro chiomato mentre scende sull'orizzonte occidentale. Nonostante le nuvole si riesce a cogliere la bella e lunghissima coda del corpo celeste proveniente dalla Nube di Oort. (Fanpage)
La notizia riportata su altri media
A partire da domenica 20 ottobre, visto che la Luna è in fase calante, il cielo sarà gradualmente più scuro, offrendo un’ultima buona opportunità per vederla a occhio nudo. La cometa non periodica C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas, è attualmente visibile a occhio nudo, ma sta rapidamente diventando più debole poiché si allontana dalla Terra e dal Sole. (Global Science)
Sono gli ultimi giorni per osservare nei nostri cieli la “cometa del secolo” C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS. La cometa più luminosa dell'ultimo decennio nel nostro emisfero, proveniente dalla lontana nube di Oort ai confini del Sistema Solare, è sopravvissuta al perielio il 27 settembre e ha dato spettacolo nel momento di massima vicinanza con la Terra del 12 ottobre a 70 milioni di km dal nostro pianeta, giorni in cui ha raggiunto il massimo della sua luminosità diventando visibile anche a occhio nudo in cieli particolarmente bui. (Geopop)
La cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS continua ad incantare appassionati di astronomia e non, mentre foto e video dell’oggetto celeste non smettono (a ragione!) di inondare i social network. Bellissime immagini sono state scattate dall’astrofilo Nello Ruocco la sera del 21 ottobre, che catturano anche l’anticoda della cometa. (MeteoWeb)
Da dove deriva il nome? ATLAS deriva dal sudafricano "Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System" (ATLAS), che poco dopo la sua scoperta ha escluso l'ipotesi che si trattasse di un asteroide. Il nome della cometa scoperta si basa quindi sulla combinazione dei nomi dei due osservatòri. (MeteoSvizzera)