Droni suicidi: componenti prodotti in Cina o assemblati dalle donne africane. Gli Stati Uniti colpiscono altre due aziende cinesi

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Ucraina

Armi diventate fondamentali nella guerra tra Russia e Ucraina, impiegate da entrambi i lati del conflitto per deciderne l’esito, sono i droni suicidi. La scorsa notte il Tesoro degli Stati Uniti per la prima volta ha deciso di colpire direttamente le aziende cinesi che producono componenti per uno dei droni d’attacco a lungo raggio che l’esercito russo fa volare nei cieli ucraini. Si tratta di uno dei velivoli della serie Garpiya, che è stato “progettato e sviluppato da esperti cinesi, prodotto in fabbriche cinesi in collaborazione con aziende della Difesa russa”. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Gli Stati Uniti hanno svelato le loro prime sanzioni in assoluto contro aziende cinesi per aver "direttamente sviluppato e prodotto sistemi di armi completi in collaborazione con aziende russe", secondo il Tesoro Usa. (Tuttosport)

La società russa in questione è la TSK Vektor (sanzionata a dicembre 2023), la quale fungerebbe da intermediaria tra la AO IEMZ Kupol (anch’essa sanzionata lo scorso dicembre) e i fornitori cinesi. La Redlepus Vector Industry Shenzhen Co. (Corriere del Ticino)

Gli USA sanzionano le aziende di Pechino: «La Russia ha usato droni prodotti in Cina»

Wall Street apre in altalena. Il Dow Jones perde lo 0,33% a 43.093,50, il Nasdaq sale dello 0,43% a 18.460,89 punti mentre lo S&P 500 avanza dello 0,20% a 5.852,80 punti. (Tuttosport)

Mondo Matthew Miller, portavoce del Dipartimento di Stato americano: «Questa è stata la prima volta che abbiamo visto un'azienda cinese produrre un'arma che poi è stata utilizzata sul campo di battaglia dalla Russia» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI (Corriere del Ticino)