Inaugurazione dell'anno giudiziario: la protesta dei magistrati
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Durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario a Bari, un episodio ha suscitato un acceso dibattito tra politica e magistratura. Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, è stato protagonista di un gesto simbolico da parte del giudice Giovanni Zaccaro, segretario nazionale di Area Dg, che gli ha consegnato sei dadi, affermando che "la giustizia ve la state giocando". La risposta di Sisto, altrettanto pungente, è stata di "usare quei dadi per il brodo".
Questo episodio si inserisce in un contesto di tensione crescente tra i vertici dell'Associazione Nazionale Magistrati (ANM) e il governo, in particolare riguardo alla riforma della giustizia. La protesta dei magistrati, che hanno abbandonato le aule durante gli interventi del Guardasigilli o dei suoi rappresentanti, è stata criticata dall'Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA), che pur riconoscendo il diritto di manifestare dissenso, ha sottolineato come tali posizioni dovrebbero essere espresse in modi più appropriati per non compromettere l'equilibrio tra i poteri dello Stato.
Nel frattempo, a Brescia, un altro episodio ha visto protagonista l'avvocata trentina Claudia Eccher, componente laica del Consiglio superiore della magistratura, che ha denunciato di essere stata impedita di parlare durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. Eccher ha espresso rammarico per l'accaduto, sottolineando la gravità della situazione e la mancanza di scuse da parte dei responsabili.
Questi eventi evidenziano le profonde divisioni all'interno del sistema giudiziario italiano e la necessità di un dialogo costruttivo per affrontare le sfide che la riforma della giustizia pone.