Il ministro della Cultura Sangiuliano si è dimesso "in termini irrevocabili"

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Ponte sullo Stretto

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha rassegnato le dimissioni in seguito alle vicende relative ai suoi rapporti con Maria Rosaria Boccia. L'ex direttore del Tg2 ha scritto una lettera alla Premier Giorgia Meloni per annunciare che la sua decisione è irrevocabile. Nella missiva di Sangiuliano si legge: "Caro presidente, cara Giorgia, dopo aver a lungo meditato, in giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico mediatico, ho deciso di rassegnare in termini irrevocabili le mie dimissioni da Ministro della Cultura". (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altre testate

"Voglio approfittare di questa occasione per ringraziare ancora una volta Gennaro Sangiuliano per il lavoro che ha fatto in questi due anni". (Liberoquotidiano.it)

Ha deciso di tagliare corto in mattinata: lo ha convocato a Palazzo Chigi, gli ha chiesto di fare quel passo indietro che lei stessa aveva fermato tre giorni fa, e concordato la formula adeguata per imboccare la porta d’uscita. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su Sangiuliano: "Lo ringrazio. L'intervento della presidente del Consiglio nel corso del Forum Teha di Cernobbio. (Fanpage.it)

Vittorio Sgarbi: “Uno scivolone sul nulla. Boccia? Capolavoro politico”

Pubblicando sui social i ringraziamenti per la nomina a consulente grandi eventi, provocando la secca smentita del MiC, Maria Rosaria Boccia ha alzato un polverone sull’ex direttore del Tg2. Dopo giorni di botta e risposta, tra tentativi di sminuire, documenti e audio, Sangiuliano ha fatto un passo indietro ammettendo una relazione con l’imprenditirice di Pompei ma intende tutelarsi in tribunale. (Open)

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, partecipa al panel moderato dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana sulla presidenza del G7Meloni sul caso Sangiuliano ha dichiarato: «La sua era una vicenda privata. (Corriere della Sera)

«È una cosa malinconica – dice – difficile da commentare. Vittorio Sgarbi, come al solito, sorprende. (La Stampa)