In nome della sicurezza il governo vuole cancellare libertà fondamentali (di F. Mirabelli)

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L'HuffPost INTERNO

Da diverse settimane la maggioranza di Governo ha messo al centro della sua agenda il tema della sicurezza. Come fa sempre la destra quando non ha risultati da raccontare, usa il tema della sicurezza per speculare sulle paure, agitandolo senza dare soluzioni, per distogliere l’attenzione dalla propria incapacità di affrontare i problemi urgenti e concreti delle persone. In realtà, dare sicurezza ai cittadini dovrebbe significare, innanzitutto, dare serenità a chi vive una condizione di precarietà data dai salari bassi e da un futuro lavorativo incerto oppure garantire a tutte e a tutti le prestazioni sanitarie in tempi certi, senza dover pagare i privati o rinunciare a curarsi. (L'HuffPost)

Su altri media

Arresto e triplicazione delle pene a chi partecipa a picchetti, blocca strade, si oppone agli sfratti, occupa e manifesta per il diritto alla casa. I contenuti del Disegno Di Legge1660 che il governo di destra di questo paese si appresta ad approvare ci avvicina sempre più ad un regime simile a quello dell’ Ungheria di Orban e alla Turchia di Erdogan, i contenuti parlano da soli. (gonews)

L’occupazione abusiva ha una serie di ripercussioni, ad esempio, rallenta la consegna di alloggi popolari ai legittimi assegnatari, così come impedisce ai proprietari di immobili di venderli, cederli o affittarli. (Tiscali Notizie)

«Siamo in piazza per la democrazia perché la democrazia va difesa. Perché l’Italia non è uno Stato di polizia e la sicurezza non è punire e sopprimere il dissenso». (La Provincia Unica TV)

Tra le principali novità, l’introduzione di pene più severe per chi mette in atto forme di resistenza passiva in carcere e nei centri per migranti, con condanne previste fino a cinque anni. Il decreto non punisce solo gli ambientalisti (Greenpeace)

In casa Inter c'è voglia di continuare a vincere e dopo la conquista della seconda stella l'obiettivo è quello di ritagliarsi un ruolo da protagonista anche sul palcoscenico europeo. (Spazio Inter)

Presidio a più voci – e dunque con più “sfumatore” – quello promosso nel tardo pomeriggio odierno dinnanzi al Municipio di Lecco.Più realtà locali, a cominciare dalla CGIL, con Anpi, Arci, Udi, Coordinamento lecchese “stop al genocidio” e Renzo e Lucio, giusto per citare i primi firmatari della chiamata a raccolta di militanti e cittadini, hanno promosso un “picchetto” contro il DDL Sicurezza, approvato dalla Camera nelle scorse settimane, introducendo, nella volontà del legislatore, rilevanti novità in materia di manifestazioni, sicurezza urbana, detenzione carceraria e occupazione abusiva di immobili. (Lecco Online)