LIVE: Grande test per Trump 2.0, il presidente della Camera Mike Johnson affronta la battaglia per la rielezione

Venerdì, quando il 119esimo Congresso presterà giuramento, il presidente della Camera Mike Johnson combatterà per la sua vita politica, ancora una volta. Anche se il repubblicano della Louisiana ha il sostegno del presidente eletto Donald Trump, saranno i repubblicani alla Camera a decidere se rieleggerlo come presidente. I repubblicani di estrema destra a volte si sono sentiti frustrati dalla leadership di Johnson e sono inclini a chiedere concessioni quando i loro voti diventano essenziali. (Naturaestrema)

Se ne è parlato anche su altri media

È dunque il caso di porre la domanda se Donald Trump riuscirà a lasciare la sua impronta sul partito repubblicano trasformandone il carattere in una nuova formazione populista e sovranista. (L'HuffPost)

Johnson ha ricevuto 218 voti, mentre il rivale democratico Hakeem Jeffris ne ha presi 215: il rinnovo del suo mandato è avvenuto anche grazie ai voti dei deputati Ralph Norman e Keith Self, che inizialmente avevano votato per altri due esponenti repubblicani. (Secolo d'Italia)

Il presidente americano in pectore conferma la propria influenza sul Partito repubblicano. (Panorama)

Si insedia il Congresso di Trump: Johnson rimane Speaker oltre i dissensi

Cose che hanno trasformato quella che normalmentè è una semplice procedura in un “dramma” politico. Johnson era sostenuto da Donald Trump ed Elon Musk, ma vista la debole maggioranza repubblicana nella camera bassa, aveva bisogno di avere dietro di sé un partito compatto. (RSI)

La conferma dell’integralista religioso Mike Johnson a presidente della Camera è stato un importante tassello nel consolidamento del potere di Donald Trump, la cui rielezione verrà ufficialmente ratificata dal Congresso nella seduta plenaria di domani. (il manifesto)

Dopo alcuni momenti drammatici ieri alla Camera, Mike Johnson è riuscito a convincere due dei tre deputati che si erano espressi contro di lui prima che si chiudesse la prima votazione e si è aggiudicato le 218 preferenze necessarie per continuare a occupare una delle poltrone più importanti di Washington. (Corriere della Sera)