44° anniversario terremoto 1980, il ricordo dell’assessore regionale Latronico

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Sassilive.it INTERNO

A 44 anni dal terremoto che colpì duramente anche la Basilicata, l’assessore regionale alla Salute offre un ‘tributo alla dignità di una terra che, anche nel dolore, ha continuato a vivere” “Il 23 novembre 1980, alle 19:34, il cuore dell’Irpinia e della Basilicata tremò. Un terremoto di magnitudo 6.9 devastò la terra, portando morte, dolore e distruzione. Vite spezzate, famiglie divise. Ma oltre alle macerie si rivelò una forza immensa: quella della solidarietà”. (Sassilive.it)

La notizia riportata su altre testate

“Erano le ore 19 e 35 del 23 Novembre, una scossa di magnitudo 6,9 della scala Richter e con epicentro tra i comuni di Teora, Castelnuovo di Conza e Conza della Campania, causò ben 280.000 sfollati, più di 8000 feriti e 2914 morti. (StatoQuotidiano.it)

e la LUMSA Master School dell’Università LUMSA. Il suono delle sirene ha dato il via a PRE-RES 2024, l’esercitazione di protezione civile che si è svolta questa mattina a Montesarchio, organizzata dal Comune in collaborazione con E. (NTR24)

SANT’ANGELO DEI LOMBARDI (AVELLINO) (ITALPRESS) – I ministri dell’Interno e della Protezione Civile, Matteo Piantedosi e Nello Musumeci, al Parco della Memoria a Sant’Angelo dei Lombardi per la deposizione di una corona alla Lapide in memoria delle vittime del terremoto del 23 novembre 1980 in Irpinia. (OglioPoNews)

Avellino, terremoto 80 in Irpinia: lo studio che rivoluziona la comprensione della crosta terrestre

Lui, ingegnere elettrotecnico a capo della zona di Benevento, che comprendeva una vasta area che confinava con l’Irpinia, ebbe come primo pensiero quello di capire cosa fosse accaduto nella ‘sua’ zona. (Il Fatto Quotidiano)

Alle 19:34 del 23 Novembre 1980 un violentissimo terremoto scuote l'Irpinia: si tratta di un forte sisma, magnitudo 6.5 sulla scala Richter, con epicentro tra Teora, Castelnuovo di Conza e Conza della Campania. (iLMeteo.it)

La ricerca, condotta da un team di esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell'Università Roma Tre, è stata recentemente pubblicata sulla rivista Tectonics dell'American Geophysical Union e rappresenta un importante passo in avanti per la comprensione dei fenomeni sismici che interessano l'Appennino meridionale. (ilmattino.it)