"Mi chiamo Silvia, ho paura e nessuno mi ascolta": la lettera di una giovane reatina vittima di stalking
A un anno dalla tragica morte di Giulia Cecchettin, la giovane di 22 anni uccisa dal fidanzato Filippo Turetta, in un giorno in cui il ricordo e la lotta contro la violenza sulle donne e il femminicidio dovrebbero essere prioritari, è giunta in Redazione una lettera. A scriverla è Silvia, una studentessa vittima di stalking che fatica a trovare ascolto. Con parole toccanti e una profonda sensibilità, Silvia ha descritto ciò che sta vivendo: “Perché ci chiedete di urlare per poi ignorare le nostre richieste d’aiuto?” Mi chiamo Silvia e ho 14 anni e non ho paura! Ho appena iniziato il liceo, chissà quali avventure mi aspetteranno! Ho così tanta voglia di imparare nuove cose, di fare nuove amicizie e finalmente essere chi voglio. (Rieti Life)
Se ne è parlato anche su altri media
E così mentre l’Università organizzava una commemorazione ufficiale, al liceo classico di Padova dove la giovane aveva studiato la cerimonia non c’è stata. Ci sono modi diversi di vivere l’anniversario del femminicidio di Giulia Cecchettin. (ilgazzettino.it)
Al liceo Tito Livio di Padova, dove Giulia aveva studiato, alcuni studenti e professori hanno ignorato l’indicazione del preside e hanno trasformato il minuto di silenzio in un minuto di rumore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Un anno fa veniva assassinata la giovane Giulia Cecchettin, per il cui omicidio è stato arrestato l’ex fidanzato. Tutti ricordano il grande choc dell’opinione pubblica nel venire a conoscenza della storia della 22enne prossima alla laurea i cui sogni sono stati stroncati da un ragazzo geloso e possessivo che non accettava la fine della loro storia. (Tecnica della Scuola)
La morte della giovane studentessa ha provocato un'ondata emotiva che ha attraversato tutta Italia. Oggi, lo zio materno Andrea Camerotto ha deciso di ricordarla condividendo sul suo profilo Facebook una foto di Giulia e un vocale che la nipote gli aveva inviato: «Voi state tutti bene? Salutami tutti». (ilgazzettino.it)
Il giovane sarebbe caduto dal terzo piano dell’immobile e, sebbene non si escluda alcuna ipotesi, le prime indicazioni investigative propenderebbero per un gesto volontario. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Padova — Pretendeva silenzio il preside del liceo in cui ha studiato Giulia Cecchettin. Ne è nato uno scontro tra dirigente scolastico e studenti, proprio nel giorno in cui ser… (la Repubblica)