Lazio-Plzen 1-1, Romagnoli e la sofferenza che paga
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La Lazio, dopo un match di sofferenza e fatica, ha centrato l’obiettivo di qualificarsi ai quarti di finale di Europa League, pareggiando 1-1 contro il Viktoria Plzen. Un risultato che, seppur non esaltante, ha permesso ai biancocelesti di proseguire il loro cammino europeo, rimanendo l’unica rappresentante italiana ancora in corsa nella competizione.
Tra i protagonisti della serata, spicca la figura di Alessio Romagnoli, autore di una prestazione solida e determinante, che gli è valsa il riconoscimento come miglior giocatore in campo. Il difensore, con interventi tempestivi e una presenza rassicurante, ha contribuito a tenere in piedi una squadra che, soprattutto nel primo tempo, ha mostrato qualche incertezza.
Sul fronte portieri, Ivan Provedel, scelto come titolare anche in questa occasione, ha confermato le sue doti di affidabilità. Sebbene non abbia potuto nulla sul gol di Sulc, il cui tiro è stato preciso e insidioso, il numero uno della Lazio ha salvato la squadra in più di un’occasione, parando un pericoloso destro di Kalvach e sfruttando anche un po’ di fortuna quando un rinvio maldestro ha rischiato di regalare a Vydra una palla gol. La traversa, in quel frangente, ha evitato il peggio.
Adam Marušić, schierato a sorpresa al posto di Manuel Lazzari, ha dimostrato perché il tecnico Baroni continua a preferirlo. Il montenegrino, nonostante qualche difficoltà iniziale, ha saputo ritrovare la misura giusta, contribuendo a mantenere l’equilibrio in fase difensiva e supportando le manovre offensive.
A fine partita, il commento di Marco Baroni ha messo in luce le difficoltà di una gara che, a suo dire, ha richiesto soprattutto uno sforzo mentale. "La squadra ha fatto una partita di spessore, a questi livelli ci sono le difficoltà. Dopo il gol si è vista la voglia di passare il turno, abbiamo alzato il ritmo", ha spiegato il tecnico, sottolineando come la Lazio abbia saputo reagire dopo il momentaneo svantaggio.
Ora, il cammino europeo dei biancocelesti prosegue con l’affronto del Bodo/Glimt, formazione norvegese che si è distinta per il suo gioco aggressivo e organizzato. Un avversario che, come ha ricordato Patric in zona mista, non va sottovalutato. "Siamo molto felici di essere ai quarti. È un grande traguardo, speriamo di arrivare ancora più in fondo", ha dichiarato il difensore, senza nascondere l’ambizione di puntare in alto.