Nomine Ue, Lega: "Bruxelles arrogante, serve gruppo patriota contro sinistre"

La nota del Carroccio: "Unire le forze di chi vuole cambiare l'Europa" La Lega non ci sta dopo l’accordo sui vertici dell’Unione Europea che prevede la riconferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione, raggiunto nonostante l’astensione dell’Italia. Dal Carroccio un appello alle forze di destra per unirsi in un gruppo di ‘patrioti’ contro le sinistre. “Davanti all’arroganza di Bruxelles, che sulle nomine si comporta come se nulla fosse dopo il voto dei cittadini e che non aspetta l’esito delle elezioni francesi, è quantomai necessario unire le forze di chi vuole cambiare l’Europa e offrire una alternativa alle sciagurate sinistre. (LAPRESSE)

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Doveva essere “una forza per l’Europa” travolgente, che avrebbe cambiato gli equilibri a Bruxelles, in grado di “rimodellare la configurazione della destra europea, o addirittura a soppiantare il Partito Popolare Europeo”. (EuNews)

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Cosa succede nella destra europea? E’ questa una delle domande più gettonate in queste ore a Bruxelles e a Roma, perché anche in questo caso protagonista in un senso o l’altro è sempre la premier italiana Giorgia Meloni. (Policy Maker)

Euronomine, Tajani: "Le parole di Salvini non influiscono sulle trattative dell'Italia"

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Per Tajani, che è anche segretario di Forza Italia, "la trattativa la fa la premier per conto dell'Italia, non per conto delle forze politiche di maggioranza. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha negato che le parole dell'altro vicepremier (e ministro dei Trasporti) Matteo Salvini abbiano avuto un impatto sulle trattative per le posizioni al vertice dell'Unione Europea. (la Repubblica)