"Wait, wait, wait": il pugno in alto di Trump ferito per rassicurare la folla è un paradigma della sua indole
"Wait, wait, wait". "Aspetta, aspetta, aspetta". Pochi secondi dopo lo sparo, che lo ha ferito seppur lievemente, quando ancora tutto poteva succedere, Donald Trump ha avuto la lucidità di mostrarsi salvo, forte, lucido, davanti alla sua folla. Gli agenti della sicurezza erano pronti a proteggere a portare via velocemente l'ex presidente, candidato a tornare alla Casa Bianca a novembre, al sicuro. "Dobbiamo muoverci", diceva uno di loro, mentre un rivolo di sangue era ben visibile sul viso di Trump, intorno all'orecchio. (L'HuffPost)
Ne parlano anche altre testate
Le immagini dell’attentato a Donald Trump hanno fatto il giro del mondo e in rete ci sono diversi video che riprendono la scena da alti punti di vista. Prima dello sparo che ha ferito l’ex presidente all’orecchio alcuni addetti alla sicurezza fanno spostare delle persone che si trovano vicino al palco, sul tetto di un magazzino ci sono dei cecchini che evidentemente non colgono il pericolo in tempo. (Il Fatto Quotidiano)
Lo riporta l'emittente Nbc News citando un testimone oculare, che si identifica come Joseph e che racconta di aver visto la vittima cadere a terra. (Adnkronos)
Degli spari improvvisi mentre l'ex presidente stava prendendo parte ad uno dei soliti comizi prima delle presidenziali. L'ex presidente è stato all'orecchio da uno dei 10 spari partiti dalla pistola del 20enne attentatore Thomas Matthew Crooks, ucciso in seguito all'attentato e a 150 metri d lui. (Il Giornale d'Italia)
Era a soli 130 metri dal candidato repubblicano, che in un videomessaggio condiviso sui social ha dichiarato di odiare. (Adnkronos)
Lo ha identificato l'Fbi che ha avviato l'inchiesta. Secondo il Washington Post il ragazzo era un elettore repubblicano, iscritto nei registri del partito della Pennsylvania. (L'Unione Sarda.it)
L’episodio di violenza che ha visto protagonista Donald Trump durante un suo comizio in Pennsylvania ha scatenato una serie di dibattiti e preoccupazioni sull’efficacia delle misure di sicurezza dedicate agli ex presidenti degli Stati Uniti. (Nicola Porro)