Meloni da Mattarella: quell’incontro al Quirinale senza parlare del video
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Ieri poco prima delle 13 fonti della Presidenza della Repubblica hanno precisato che la premier Giorgia Meloni, martedì pomeriggio al Quirinale, ha incontrato Sergio Mattarella per comunicargli la sua iscrizione e quella di altri membri del governo nel registro degli indagati da parte della procura di Roma. L’asciutta conferma è arrivata dopo che Il Messaggero aveva pubblicato la notizia del col… (la Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
E per difendersi dalle accuse piovute su di lei per la vicenda Almasri, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni apre la campagna contro le toghe "politicizzate" lanciando il suo guanto di sfida a quei magistrati, "per fortuna pochi", che "cercano di colpire chi non è politicamente schierato con loro", invitandoli a candidarsi alle elezioni se la loro intenzione è quella di governare. (Adnkronos)
Se le sono arrivati suggerimenti, politici e legali, a scegliere toni prudenti, Giorgia Meloni non li segue. L'avviso di indagine della Procura di Roma sul caso Almasri ha fatto "un danno alla nazione". (Tiscali Notizie)
C’erano una volta le arcana imperii, faccende di governo che era necessario proteggere col segreto. Il fine era la salus rei pubblicae, la tutela dell’interesse della cosa pubblica. Quest’ultima era definita suprema lex, legge superiore a tutte le altre leggi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Chi è Almasri Politica divisa sul caso Almasri (Virgilio Notizie)
«Giorgia Meloni è passata alla fase due del vittimismo, verso il modello Trump», commenta l’ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, il video con cui la premier ha dato notizia dell’atto comunicato dalla procura di Roma sulla vicenda Almasri. (La Stampa)
“L’atto era chiaramente un atto voluto” ha esordito il presidente del Consiglio in videocollegamento: “Tutti sanno che le Procure hanno le loro discrezionalità, come testimoniato dalle numerosissime denunce che i cittadini hanno fatto contro le istituzioni e sulle quali s’è deciso di non procedere con l’iscrizione nel registro degli indagati. (Nicola Porro)