Mercati finanziari, settimana pesantemente negativa: forte rallentamento su tutti i fronti

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BergamoNews.it ECONOMIA

Foto id="778538" Settimana pesantemente negativa che ha visto l’indice principale lasciare sul campo il 5,3%. In flessione anche se più contenuta il FTSE ITALIA STAR che perde il 3,8%, Reagiscono meglio alla flessione generale le micro caps, che vedono il loro indice scendere, FTSE ITALIA GROWTH, dello 0,8%. Settimana che ha visto dati macroeconomici negativi dell’Europa e dei suoi principali paesi, fra tutti la Germania, dove il PIL del 2Q24 è sceso dello 0,1% e l’inflazione è salita al 2,3% (dal 2,2%). (BergamoNews.it)

La notizia riportata su altri media

Ma l'evidenza dello stress che stanno vivendo le p… I timori di una recessione statunitense contagiano l'Europa. (La Stampa)

Lunedì da dimenticare per le Borse mondiali. Dopo Asia ed Europa, anche Wall Street parte in deciso rosso, anche se rispetto all’avvio i listini americani hanno dato qualche segnale di tenuta. Come noto, alla base della forte correzione azionaria ci sono i timori di recessione dell’economia Usa e di una Federal Reserve che potrebbe arrivare in ritardo con il taglio dei tassi. (financialounge.com)

Crolla Wall Street, in una giornata di forti vendite sui mercati globali per i timori di recessione negli Stati Uniti. Stamattina il Nikkei 225, il principale indice del mercato giapponese, ha registrato un calo del 12% nel suo giorno peggiore dal Lunedì Nero del 1987, con i mercati europei che a loro volta stanno mostrando rossi significativi. (LA STAMPA Finanza)

Apertura con tracollo per Wall Street: tutti i maggiori indici presentano un risultato negativo ben al di sotto del 2%. (PPN - Prima Pagina News)

Giusto o sbagliato? Il crollo delle borse mondiali di ieri ha molte somiglianze con quello di 37 anni fa, lunedì 19 ottobre 1987, il Black Monday di recente oggetto di premonitrici fiction e serie televisive. (Milano Finanza)

Un lunedì nero per le borse mondiali è quello che stiamo vivendo con un sell off iniziato venerdì e che sta continuando, accrescendo il timore forte che l’economia americana finisca in recessione. (Wall Street Italia)