Banche, il trucco dei «contributi»: lo Stato li restituirà tra due anni

Sui «contributi» delle banche Meloni voleva «stupire». E davvero lo ha fatto. Stupefacente. Il governo ha inventato un’altra partita di giro, concordata con le banche, per evitare di pagare. Funziona così: sui 3,5 miliardi previsti, uno sarà pagato dalle assicurazioni, gli altri 2,5 saranno versati nei prossimi due anni (1,75) da alcuni istituti bancari particolarmente in salute. Questi soldi sono solo un’anticipazione delle cosiddette «imposte differite attive» che lo Stato dovrà restituire tra il 2027 e il 2029. (il manifesto)

Ne parlano anche altri giornali

A poco più di ventiquattro ore dal Consiglio dei ministri che dovrà approvare il Documento programmatico di bilancio (Dpb) e inviarlo già nella serata di domani a Bruxelles, nella maggioranza volano sportellate tra Lega e Forza Italia. (Corriere della Sera)

Interpellato dalla stampa durante il punto stampa alla Farnesina con il ministro degli Esteri olandese, Caspar Veldkamp, Tajani si è detto anche “molto soddisfatto che abbia prevalso il principio del libero mercato” e che il contributo della banche e delle assicurazioni sia frutto di un accordo raggiunto con “un lavoro concreto di dialogo”. (Agenzia askanews)

L’intervento sulle banche e sulle assicurazioni c’è e ai diretti interessati non fa certo piacere. Non si può dire che con le banche il governo abbia mostrato il coraggio leonino a cui aveva alluso in aula Giorgia Meloni rivolta al Pd: «Aspettate la manovra e potreste scoprire che abbiamo il coraggio che voi non avevate». (Il Dubbio)

Manovra, cosa ha detto Giorgetti in conferenza stampa su nuove tasse e contributi delle banche

“L’anno scorso ci criticavate perché abbiamo fatto una tassa sugli extraprofitti e non l’abbiamo fatta pagare, ora perché le facciamo pagare senza tassare gli extraprofitti, mettiamoci d’accordo”. (Il Fatto Quotidiano)

Del resto anche i numeri ballano: rispetto ai circa 3-3,2 miliardi della vigilia come anticipo liquidità a carico degli istituti, ieri Giorgetti ha fatto sapere che 3,5 miliardi resta la cifra complessiva annunciata la sera prima da Giorgia Meloni, ma dalle banche dovrebbero arrivare 2,5 miliardi come credito di imposta rinviato (DTA) e 1 miliardo dalle compagnie: «L'importo stimato per l'applicazione dell'imposta bollo alle assicurazioni è di un miliardo per il 2025». (ilmessaggero.it)

"Non ci saranno nuove tasse, mi dispiace deludere le attese", ha ribadito il ministro. Il ministro dell'Economia Giorgetti e il vice ministro Leo hanno spiegato in conferenza stampa in cosa consiste il contributo chiesto a banche e assicurazioni per la prossima manovra: "Per 2 anni sospese le deduzioni delle Dta delle banche". (Fanpage.it)