Caccia ai medici per gli ospedali: ora (alcuni) gettonisti usciti dal pubblico rientrano grazie ai bandi
I medici che sono risultati idonei, dopo aver partecipato ai bandi pubblicati da gennaio a oggi, sono 1.704. Specialisti di pronto soccorso, ortopedici, pediatri, psichiatri e anestesisti. E poi 163 infermieri e tantissimi — 893 camici bianchi — pronti a gestire i cosiddetti ambulatori “codici minori”, destinati alle visite di chi arriva in pronto soccorso senza essere grave, con un codice bianco… (La Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
Se ne vanno. I dati estratti da Hr Suite Gpi dalla Regione Veneto non lasciano dubbi: sul totale delle dimissioni dei medici, il 66% nell’Usl 3 e il 54% nell’Usl 4 se ne è andato di propria iniziativa, uscite non legate, quindi, a trasferimenti o pens… (La Nuova Venezia)
Lombardia. Anaao: “Professionisti in fuga, siamo al collasso e la politica è ferma” (Quotidiano Sanità)
Senza interventi immediati, le ripercussioni saranno gravi e difficilmente reversibili. Le risorse che erano state stanziate, circa 40 milioni di euro, sono terminate, lasciando le strutture sanitarie senza mezzi per affrontare le criticità operative. (Il Cittadino)
Fials Lombardia esprime forte preoccupazione per la crescente crisi nella gestione delle risorse legate alle prestazioni aggiuntive destinate alle Asst e Irccs pubblici, ormai esaurite, mettendo a rischio l’efficienza del sistema sanitario regionale e il piano di riduzione delle liste d’attesa. (Nurse Times)
Il depauperamento degli ospedali italiani, infatti, è anche dovuto da medici, molto spesso primari, che arrivati all’età della pensione scelgono di interrompere la propria attività per poi però continuare ad esercitare la professione nell’ambito sanitario privato accreditato, ovvero in quella sfera della Sanità che Regione Lombardia sostiene economicamente con soldi pubblici. (malpensa24.it)
“La politica regionale è ferma”. Ad affermarlo è il segretario di Anaao Assomed Lombardia Stefano Magnone. (varesenews.it)