In Siria ora c’è chi tace, chi salta sul carro del vincitore e chi non si fida dei nuovi padroni
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Un’antica usanza, quella di saltare sul carro del vincitore. In Siria, tante persone, politici e gruppi si sono riposizionati senza soluzione di continuità. Via la storica bandiera nazionale, rossa bianca nera con due stelle verdi: adesso i profili Facebook sono pieni delle tre stelle inventate nel 2011. Perfino Bashar Jaafari, ambasciatore di Damasco all’Onu, un ruolo difficilissimo durante gli anni della guerra, evoca liricamente «una nuova alba», la «fiducia del popolo dopo una lunga attesa» e anche «il crollo del sistema di corruzione». (il manifesto)
Ne parlano anche altri media
Oltre il muro di cemento, svetta la bandiera della nuova Siria, verde bianca e nera. Le poche guardie armate controllano distratte i documenti, mentre in lontananza si sentono gli spari di festa dei “rivoluzionari”. (la Repubblica)
Le nuove forze al potere in Siria non sono rassicuranti: “Il loro passato è macchiato dalla militanza jihadista. Vi spiego chi ha vinto e chi ha perso in Siria. Parla Di Liddo (Cesi) (Start Magazine)
L’analista ha confermato che la dichiarazione diffusa oggi dal ministero degli Affari Esteri di Riad sulla situazione in Siria, in cui si sottolinea il sostegno al popolo siriano nel superare le tragedie degli ultimi anni e nel ripristinare la sicurezza e la stabilità, è arrivata ad in un momento cruciale “che riflette una chiara tendenza a sostenere il popolo siriano per emergere dalle ripercussioni delle guerre e della distruzione”. (Notizie Geopolitiche)
Il viceministro degli esteri russo Serghei Ryabkov ha affermato a Nbc che l'ex dittatore siriano Bashar al-Assad è in Russia, "è al sicuro e questo dimostra che la Russia agisce come richiesto in una situazione così straordinaria", ha affermato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La travolgente offensiva è stata condotta dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham, storicamente collegato alla Turchia, ed è stata anticipata da una serie di raid aerei israeliani che hanno bersagliato depositi di armi, strutture militari e canali di comunicazione in svariate aree della Siria. (Analisi Difesa)
Fermo immagine di uno dei video shock provenienti da varie città siriane che mostrano esecuzioni sommarie condotte da non meglio precisati uomini armati contro presunti autori di massacri di civili compiuti per conto del deposto regime di Bashar al Assad, 10 dicembre 2024. (Il Sole 24 ORE)