Lo sciopero dei portuali minaccia (anche) la corsa di Kamala Harris

Lo sciopero dei portuali che blocca da ieri i 36 scali della costa atlantica e del Golfo del Messico – tutti quelli dal Maine fino al Texas, passando per Boston, New York, Filadelfia e New Orleans – rischia di costare molto caro a Kamala Harris, già alle prese col calo dei venti che fino a un mese fa hanno gonfiato le vele della sua candidatura. In un Paese nel quale le disuguaglianze crescono e le imprese hanno potuto contare su normative che rendono difficile creare organismi rappresentativi dei lavoratori, le battaglie dei sindacati per recuperare terreno sono state seguite con simpatia da gran parte dell’opinione pubblica. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Tra le richieste del sindacato Ila, International Longshoremen’s Association, c'è anche quella di salari più alti e maggiori tutele sociali e i rappresentanti dei lavoratori hanno già fatto sapere che hanno intenzione di portare avanti l’agitazione "fino a quando sarà necessario". (LA STAMPA Finanza)

Lo sciopero blocca tutto, dal cibo alle spedizioni di automobili, in un'interruzione che secondo gli analisti costerà all'economia americana miliardi di dollari al giorno, minaccerà posti di lavoro e potenzialmente alimenterà l'inflazione. (Corriere del Ticino)

Lo sciopero porta a perdite giornaliere stimate in quasi 5 miliardi di dollari. Timori per l’aumento dei prezzi e attenzione da parte di Fed e Bce. I timori per il Made in Italy (FIRSTonline)

Sciopero «pre-elettorale» in America

Cinque miliardi per ogni giorno di sciopero…altro che i “sei pence” della canzone che ripetevano ossessivamente a squarciagola i portuali di Londra, per esorcizzare, durante il grande sciopero del 1889, i crampi della fame e della miseria. (Nicola Porro)

È stato fondato nel 1890 a Brema e la sua sede è stata spostata in Svizzera nel 1976: l'azienda ha seguito Klaus-Michael Kühne, l'imprenditore oggi 87enne che è azionista di maggioranza e che - in base al Bloomberg Billionaires Index di oggi - è l'uomo più ricco della Germania (e 32esimo al mondo), con un patrimonio valutato a 44 miliardi di dollari (37 miliardi di franchi). (Corriere del Ticino)

Occhio alle conseguenze di un mega sciopero pre elettorale. Tutti i grandi porti dell'East Coast americana sono fermi, a cominciare da quello della città dove abito, New York, che è uno dei porti più grandi del mondo. (Corriere TV)