Siria, è il giorno della vendetta. Al Joani: "Il mondo non ha nulla da temere". Mosca conferma: "Assad al sicuro"
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Inizia la fase della vendetta contro i torturatori e le mani armate del regime di Bashar al Assad che in Siria, per oltre un cinquantennio si è abbattuto sul popolo. Il mondo "non ha nulla da temere" dalla nuova Siria è il messaggio rassicurante che arriva dal leader del gruppo Hayat Tahrir al Sham (Hts), Mohammed al Jolani, che dopo il crollo del regime di Assad appare intenzionato ad aprire una nuova era di dialogo. (Tiscali Notizie)
Se ne è parlato anche su altri media
Il Paese si sta muovendo verso lo sviluppo e la ricostruzione. Sta andando verso la stabilità. (Tiscali Notizie)
Damasco, Al-Joulani: "Abbiamo fatto tutto da soli e questa vittoria è per tutta la nazione islamica" (La Stampa)
La torsione più recente del jihadismo contemporaneo: pragmatica, localista, perfino nazionalista. Jihad, diplomazia, governance. (il manifesto)
Tre giorni fa, mentre l’offensiva per la conquista di Hama era ancora in pieno svolgimento, la Cnn intervistava il loro leader Abu Mohammad al-Jolani come un capo di Stato e il sito dell’emittente lo descriveva come colui che aveva «istituito un governo semi-tecnocratico nell’Idlib» e che «si è presentato come un partner valido negli sforzi regionali e occidentali per frenare l’influenza dell’Iran in Medio Oriente». (Tempi.it)
Il leader dei ribelli siriani Abu Mohammed al Jolani ha tenuto un discorso dentro la moschea degli Omayyadi di Damasco, uno dei luoghi simbolo dell'islam imperiale. Non abbiamo cercato aiuto da nessuno, né nessuno ci ha sostenuto” ha detto al Jolani che ha anche aggiunto “:Questa vittoria, fratelli miei, è una vittoria per l'intera nazione islamica. (la Repubblica)
Jihadista o solo ex jihadista. Estremista o moderato e pragmatico. 'Amico' dei terroristi o difensore della "diversità". Certamente enigmatico il nuovo uomo forte della Siria, Abu Mohammed al-Jawlani, ovvero Ahmed al-Sharaa come ormai sembra esser tornato a farsi chiamare. (Adnkronos)