Siria, è il giorno della vendetta. Al Joani: "Il mondo non ha nulla da temere". Mosca conferma: "Assad al sicuro"
Inizia la fase della vendetta contro i torturatori e le mani armate del regime di Bashar al Assad che in Siria, per oltre un cinquantennio si è abbattuto sul popolo. Il mondo "non ha nulla da temere" dalla nuova Siria è il messaggio rassicurante che arriva dal leader del gruppo Hayat Tahrir al Sham (Hts), Mohammed al Jolani, che dopo il crollo del regime di Assad appare intenzionato ad aprire una nuova era di dialogo. (Tiscali Notizie)
Se ne è parlato anche su altri media
Due gruppi la cui parabola ed evoluzione – più lunga e coerente quella dei Talebani, più breve e irrequieta quella di Hts – incarnano una medesima tendenza, in una prospettiva storica. La torsione più recente del jihadismo contemporaneo: pragmatica, localista, perfino nazionalista. (il manifesto)
Damasco, Al-Joulani: "Abbiamo fatto tutto da soli e questa vittoria è per tutta la nazione islamica" (La Stampa)
Le sue origini derivano da Jabhat al-Nusra, formazione allineata ad al-Qaeda e creata nel 2011 da Abu Mohammed al-Jolani. Fino a una manciata di giorni fa, era una delle tante oscure sigle della galassia jihadista in Siria. (Avvenire)
Non abbiamo cercato aiuto da nessuno, né nessuno ci ha sostenuto” ha detto al Jolani che ha anche aggiunto “:Questa vittoria, fratelli miei, è una vittoria per l'intera nazione islamica. “Questa intera battaglia, fratelli miei, che si è svolta grazie a Dio, è puramente rivoluzionaria. (la Repubblica)
Damasco — «Il mondo non ha più nulla da temere dalla Siria». «La gente è esausta per la guerra, non ce ne sarà un’altra», ha dichiarato nel giorno in cui i neo ministri del governo provvisorio “di … (la Repubblica)
HTS detta il ritmo degli avvenimenti, ma com’è caratterizzata la loro presenza? Come si distinguono i suoi membri dagli altri ribelli? “La loro presenza è evidente, si distingue molto dagli altri gruppi armati che circolano: sono disciplinati, hanno uniformi, rispettano gli ordini”, prosegue l’inviato del Corriere della Sera interpellato dalla RSI. (RSI Radiotelevisione svizzera)