Il Pd ignora pure Mattarella: Bonaccini insiste sul no a Fitto. "La risolvano Ppe e Ursula"

Il Ppe, Ursula von der Leyen, perfino lo stesso Raffaele Fitto: per il Pd la responsabilità di risolvere lo stallo che si è creato in Europa con il veto dei socialisti alla vicepresidenza esecutivo di Fitto è di tutti tranne che loro. A chiarirlo è stato Stefano Bonaccini, con un esercizio acrobatico che punta a scavalcare anche il chiaro richiamo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul valore di quella nomina “così importante per l’Italia”, come ha sottolineato dopo aver ricevuto Fitto al Quirinale (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

I socialisti spagnoli del premier Pedro Sanchez aprono alla nomina di Raffaele Fitto a commissario Ue, in cambio dello sblocco di quella delle vicepremier spagnola Teresa Ribera, osteggiata dal Partito Popolare: "L’Ue non può inabissarsi nella instabilità con veti incrociati di corta visione". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Irrompono anche gli squilli a vuoto, nella delicata questione del voto sulla commissione Ue, previsto per il prossimo 27 novembre. (Il Dubbio)

Ieri il Ppe ha votato assieme a Patrioti, Conservatori e ultradestra per regole meno rigorose sul contrasto alla deforestazione, posticipate di due anni. Nel caos post-audizioni dei Commissari designati, a Bruxelles si teme il peggio: lo sgretolamento dell'Ursula bis. (il Giornale)

Ursula von der Leyen in bilico: la Commissione Ue in stallo tra nazionalismi e ricatti

A BRUXELLES il muro contro muro tra popolari e socialisti, impegnati in progetti strategici opposti e confliggenti, ha paralizza tutto e mette a fortissimo rischio la sorte della Commissione. (il manifesto)

“Noi del Pd stiamo lavorando, soprattutto in questi giorni, per far ripartire i motori della maggioranza europeista che a luglio ha votato la presidente Von Der Leyen”. “Il problema non siamo mai stati noi e per noi non sono mai stati i nomi né le deleghe il problema. (Il Fatto Quotidiano)

I recenti attacchi alla candidata socialista Teresa Ribera sono emblematici di una nuova fase: l’aggressività verbale, già conosciuta nei circoli dell’estrema destra, si manifesta anche tra i Popolari, soprattutto sotto la guida del capogruppo Manfred Weber. (LA NOTIZIA)