Meloni sempre più sola difende la guida dei sovranisti e punta su Le Pen e Trump
BRUXELLES – In una notte, ha bruciato molti ponti alle sue spalle. Il giorno dopo a Palazzo Chigi spiegano che Giorgia Meloni l’ha fatto per coerenza, lealtà all’ideale. La realtà è che l’isolamento nel quale si è cacciata in Europa è figlia per metà di un’impostazione politica radicale – nel governo la chiamano “fazzolarismo” – e per metà di una sequenza di errori tattici che l’hanno portata ad … (la Repubblica)
Ne parlano anche altri giornali
I negoziati condotti tra i tre maggiori gruppi del Consiglio europeo servono «solo a a facilitare il processo in questa sede» ma «la decisione spetta a Meloni e agli altri leader durante la riunione del Consiglio europeo. (Il Sole 24 ORE)
– “Non ha capito la differenza tra l’Italia e la maggioranza". E adesso potrebbe accadere che Ursula von der Leyen e le componenti del Ppe più favorevoli all’integrazione della destra di governo italiana nella maggioranza europea "si ricompattino e si arrocchino" a scapito non solo dei conservatori europei di Ecr guidati da Giorgia Meloni, ma del nostro Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
E se per l'ex premier portoghese, vinta Giorgia Meloni non può sorridere dopo la tornata di euro-nomine del recente Consiglio Europeo, che ha visto l'Italia spinta relativamente ai margini da un misto di assenza di decisionismo e calcoli elettorali. (Inside Over)
Chiudere le stalle prima che i buoi scappino. (L'HuffPost)
«In Europa a testa alta. Giorgia Meloni dice no alle nomine imposte dalla sinistra». Le perplessità sulle nomine europee, per usare un blando eufemismo, sono manifeste dalle parti della premier a e di Fratelli d'Italia. (il Giornale)
Sono queste le condizioni dettate da Giorgia Meloni a Ursula von der Leyen. All'estero viene descritta come colei che vuole "stravolgere gli equilibri", mentre alti funzionari Ue e rappresentanze diplomatiche degli stati membri dell’Unione Europea parlano di "errori strategici" che oggi le costano l’isolamento. (Il Giornale d'Italia)