Macchi, argento e polemiche. Perde con Cheung, poi è super anche a parole: "Colpa mia"

Probabilmente alla vigilia del torneo Filippo Macchi per questo argento nel fioretto avrebbe firmato. Ma perdere così la finale contro il campione in carica Cheung Ka Long fa davvero male. Anche perché il ragazzo pisano era in vantaggio 14-12 e, una volta raggiunto, ha creduto per due volte di avere piazzato la stoccata decisiva. Il giudice invece ha sancito la ripetizione dell'assalto e anche nella terza occasione la decisione non ha trovato d'accordo Pippo e soprattutto il c. (DAZN)

La notizia riportata su altre testate

Tutto si è così deciso all’ultimo assalto, che si è però rivelato controverso sotto la direzione di un arbitro dimostratosi poco competente e professionale. Ieri Filippo Macchi è stato derubato di una sacrosanta medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, subendo un autentico furto sportivo. (OA Sport)

Ho 22 anni, una famiglia stupenda, degli amici strepitosi e una fidanzata che mi lascia costantemente senza parole. Eppure – dice – a me viene da dire che sono proprio un ragazzo fortunato. (Quotidiano Sportivo)

PARIGI – Complotto o incapacità? Il giorno dopo l’interrogativo resta ancora sospeso sotto la cupola del Grand Palais, ma qualche dettaglio sulla serata maledetta filtra. Ed è prezioso per interpretare almeno lo stato d’animo con cui i due arbitri hanno condotto la finale persa tra le polemiche da Filippo Macchi contro il campione di Hong Kong Cheung Ka Long (la Repubblica)

Parigi 2024, Malagò contro gli arbitri di scherma e Macchi li assolve

Ha tenuto testa a colui che veniva accreditato come il favorito, arrivato a Parigi con il titolo olimpico vinto a Tokio, dimostrando che con un arbitraggio diverso avrebbe vinto la medaglia d’oro. (gonews)

Le polemiche generate dalle ultime fasi della finale olimpica del fioretto tra Filippo Macchi e Cheung Ka Long di Hong Kong ricordano che la scherma è uno sport complicato da arbitrare. (Corriere della Sera)

Contro i direttori di gara si è scagliato il ct Stefano Cerioni. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha stigmatizzato la decisione di affidare la direzione della finale a due arbitri asiatici, un coreano e un taiwanese. (Adnkronos)