“Emily in Paris”: lo strano caso dello scontro tra Macron e il sindaco di Roma
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Speriamo - senza risvolti da crisi diplomatica. E tutto per colpa di Emily in Paris e del momentaneo trasferimento della sua protagonista nella Città Eterna . Intervistato da Variety il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che «Emily in Paris a Roma non ha senso . Lotteremo duramente. E chiederemo di rimanere a Parigi». amica-gallery id="1379951" title="Le acconciature capelli all'italiana di Emily in Paris 4" Macron e Gualtieri "si contendono" Emily Non ci sta Macron a vedere l’americana più famosa (e discussa) di Francia - interpretata da Lily Collins - che fa armi e bagagli per trasferirsi nella capitale italiana, come abbiamo visto nel finale della quarta stagione. (AMICA - La rivista moda donna)
Se ne è parlato anche su altri media
Non questa volta. Il presidente francese Emmanuel Macron non l’ha presa bene: «Lotteremo duramente». (Avvenire)
Tratta la storia di una giovane responsabile marketing di una società di Chicago, spedita a Parigi dopo l’acquisizione di un’attività francese per curarne l’immagine. Se siete fan accaniti di Netflix, avrete senz’altro visto o almeno sentito parlare della serie tv Emily in Paris. (InvestireOggi.it)
L’affascinante Emily Cooper ha due pretendenti: Roma e Parigi. Tra l’Eliseo e il Campidoglio se le suonano e se le cantano. In maniera giocosa, ma fino a un certo punto. A essere oggetto di contesa è Emily in Paris, serie tv di enorme successo prodotta da Netflix. (Open)
Solo nell’ultimo periodo, però, il tema sta diventando trasversale, tanto da fare capolino addirittura nel dibattito generalista. Fino a qualche anno fa vissute come un semplice prodotto di intrattenimento, le serie si sono trasformate in strumenti di riflessione sociale attraverso cui plasmare - avete letto bene, sì, plasmare - opinioni e influenzare azioni. (Luce)
Entrambi sono consapevoli dei vantaggi economici che la popolare serie americana può portare in dote (Sky Tg24 )
Anche d’obbligo in un certo senso, se a pronunciarlo è un sindaco uscente, Beppe Sala, che la sua carriera politica l’ha costruita appunto da outsider. Il solito refrain, mi viene subito da pensare. (IL GIORNO)