L’equinozio e il Cerchio di Ipparco

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Intorno alle 14.40 del 22 settembre, in Italia, i Sole ha illuminato simmetricamente i due emisferi segnando l’Equinozio d’Autunno. In questo giorno, luce e buio hanno la stessa durata, così come accade quando si entra nella primavera. A Ipparco, vissuto nel II secolo a.C. e riconosciuto come il padre della scienza astronomica, si attribuisce la realizzazione dello strumento che individua la data esatta in cui iniziano l’Autunno e la Primavera: il Cerchio di Ipparco. (Global Science)

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Ora però ci siamo, perché il 22 settembre alle ore 14.42 sarà l'equinozio d'autunno, cioè la giornata in cui le ore di luce e di buio sono equivalenti. Le temperature sono già scese da qualche giorno, almeno nel nord Italia, ma l'arrivo dell'autunno non era ancora stato decretato ufficialmente dal punto di vista astronomico. (Corriere della Sera)

Ma prima facciamo un passo indietro. L’equinozio d’autunno, che deriva da “aequus” (uguale) e “nox” (notte), cioè “notte uguale”, è il momento in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore, per cui i raggi solari raggiungono perpendicolarmente l’asse di rotazione della Terra. (Elbapress)

Domenica 22 Settembre, equinozio d'autunno (iLMeteo.it)

L'autunno 2024 arriva domani: ecco perché quest'anno l'equinozio cade il 22 settembre

Nel 2015 il primo giorno d’autunno è stato il 23 come nel 2018, nel 2019, nel 2022 e nel 2023, il 22 nel 2021, 2020, 2016 e 2017. La variazione dipende sempre dal continuo girare della Terra attorno al Sole (365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi che si rimette in riga ogni 4 anni con un giorno in più nell'anno bisestile) e dal momento in cui c’è l’incrocio perfetto dell’equinozio. (Vanity Fair Italia)

Perché l’equinozio di autunno 2024 cade il 21 settembre? Sembra facile dire “autunno”, ma la verità è che definirne i reali contorni è meno scontato di quello che si potrebbe pensare. Per il 2024, infatti, questa data “classica” è destinata a cambiare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Partiamo innanzitutto dall'origine del termine, grazie al quale già è possibile intuire il significato del fenomeno: "equinozio" deriva infatti dall'unione di "aequa" e "nox", letteralmente traducibile con "notte uguale". (il Giornale)