Si festeggia la giornata mondiale della pasta, ecco quali sono i formati tipici in Calabria
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Oggi 25 ottobre è la giornata mondiale della pasta, l’alimento più apprezzato su tutto il pianeta. E l’Italia, come riportato dall’Unione Italiana Food, è il primo produttore e primo consumatore, mentre al secondo e terzo posto ci sono rispettivamente Tunisia e Venezuela. Nonostante il primato, diversi sono i dibattiti circa la sua origine; c’è chi sostiene che la pasta sia nata in Cina e arrivata in Europa grazie a Marco Polo, che l’ha portata in Italia durante il suo viaggio di ritorno dall’impero del Gran Khan, nel 1295, e chi ritiene invece che l’origine della pasta, così come noi oggi la conosciamo, risale alla dominazione araba in Sicilia (LaC news24)
Se ne è parlato anche su altri media
Vanto dell'alimentazione made in Italy, secondo un'indagine di AstraRicerche il 99% dei connazionali la porta in tavola almeno una volta a settimana, con più della metà che la mangia quotidianamente e un quinto che la consuma 4-5 volte in 7 giorni. (La Gazzetta dello Sport)
In occasione del World pasta day, la Giornata mondiale della pasta, festeggiata il 25 ottobre, h24notizie ha colto l’occasione per intervistare tra Roma e Gaeta passanti, ristoratori ed esperti come il professor Giuseppe Nocca, docente di Scienze degli alimenti, su uno dei simboli dell’alimentazione italiana, il prodotto più apprezzato e consumato del Paese. (h24 notizie)
Le atmosfere e le sensazioni che girano intorno a un piatto di pasta sono entrate prima nella letteratura e poi nel cinema, offrendo lo spunto per molti capolavori". Ed è, in assoluto, il cibo più italiano che ci sia, rinomato in tutto il mondo per le sue proprietà nutrizionali e la sua versatilità. (Adnkronos)
Consapevoli, informati ed esigenti, pronti a dettare legge nel mercato della pasta con regole che riguardano cotture più veloci, formati variegati e packaging sostenibili. Nell’ultimo decennio è avvenuta una rivoluzione da parte dei consumatori, che cercano un prodotto che rispetti l’ambiente e che possa rispondere alle esigenze di chi ha meno tempo per stare ai fornelli. (Giornale di Sicilia)
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In più di 1 famiglia su 3 (35%) in Puglia si preparano orecchiette e cavatelli fatti in casa durante l’anno con un ritorno in cucina spinto dalla ricerca di qualità della vita ma anche dal caro prezzi, con la passione per impasti, mattarelli e spianatoia che ha contagiato anche i giovani tra i 18 e i 34 anni. (La Gazzetta del Mezzogiorno)